Firmato l'accordo per l’assunzione di 50 lavoratori a tempo indeterminato allo stabilimento Piaggio di Pontedera (Pisa). A renderlo noto le segreterie provinciali e le rsu Piaggio di Fim-Cisl, Uilm-Uil e Ugl metalmeccanici. “Grazie a questo accordo - osservano i sindacati - con le previsioni attuali si potranno reimpiegare con contratto a termine fino a 580 lavoratori nel Gruppo Piaggio di cui 342 a Pontedera entro il 30 marzo 2022, in linea con la ripartenza del picco produttivo. Nonostante il contesto sempre più difficile, dovuto alle varianti del virus e le forti difficoltà dovute ai costi delle materie prime, dalla difficoltà di reperire componenti, è stata raggiunta un'importante intesa che guarda all'occupazione dei giovani e che già nel 2021 ha portato all’assunzione di 30 apprendisti sulla linea del nuovo Porter NP6 e di 50 tecnici specializzati nel nuovo dipartimento di E-Mobility”.
Secondo Fim Cisl, Uilm e Uglm, è "un atto concreto, frutto di relazioni sindacali mature, nelle quali le parti condividono insieme le scelte strategiche per il futuro dell'azienda e quindi per il bene dei lavoratori: dispiace che una parte della politica non sia stata in grado di valorizzare un così importante accordo per il nostro territorio, che rappresenta un volano economico per tutta la Regione".
“Quello siglato alla Piaggio è un accordo innovativo - afferma Roberto Benaglia, segretario generale Fim Cisl - e indicativo di quello che dovrebbe fare un sindacato in azienda, e cioè: contrattare spazi aggiuntivi per l’occupazione, stabilizzare l'occupazione a tempo determinato aumentare l'ingresso dei giovani nei luoghi di lavoro. In una fase ancora complicata per l'economia manifatturiera, minacciata dall’aumento delle materie prime e da altri fattori, il nostro sindacato a Pontedera con il dialogo con l'azienda si è assunto delle responsabilità indicative che segnano la strada della contrattazione per l'occupazione futura”. E conclude: “Accordi come quello raggiunto oggi alla Piaggio sono importanti sul piano nazionale, perché dimostrano come la contrattazione decentrata è sempre più decisiva e capace di confezionare soluzioni adatte sugli andamenti delle imprese, con il valore di un'occupazione di qualità”.
Sara Martano