Dal Giubileo dei giovani è venuto ”un grande segnale di speranza e di impegno per la costruzione di un mondo migliore”. Così la Cisl commenta l’evento di Tor Vergata che ha radunato intorno a Papa Leone un milione di ragazze e di ragazzi. Sottolinea la segretaria generale Daniela Fumarola: ”Non è stato solo un evento religioso, ma un fatto sociale che smentisce la narrazione diffusa e ricorrente per cui si parla dei giovani in termini di fragilità, disillusione e disimpegno”, presentandoci invece l'immagine di ”una generazione viva, consapevole e in cerca di senso, pronta a mettersi in gioco nonostante il peso delle crisi ambientali, lavorative, geopolitiche”.
Il messaggio di Leone XIV è stato forte e chiaro: ”Siamo con i giovani di Gaza, siamo con i giovani dell'Ucraina, con quelli di ogni terra insanguinata dalla guerra”. E ancora: ”Voi siete il segno che un mondo diverso è possibile: un mondo di fraternità e amicizia, dove i conflitti non si risolvono con le armi ma con il dialogo”. Prevost ha rilanciato le parole di Papa Francesco, invitando i ragazzi a vivere con serenità la propria inquietudine. Aggiungendo l’invito a ”non colmare la propria sete con surrogati inefficaci”. Leone chiede di imparare a convivere con le fragilità che non devono essere un tabù ma fanno parte della ”meraviglia che siamo”.
Il sistema di accoglienza e sicurezza ha funzionato alla perfezione: in campo 10mila uomini e donne, 4mila Forze dell'ordine ed il resto volontari e addetti di Protezione civile.
G.G.