Secondo i dati dell'Inail, nei primi quattro mesi del 2024 c'è stato un lieve aumento delle denunce di infortunio sul lavoro rispetto allo stesso periodo di un anno fa. In aumento anche i casi mortali e le malattie professionali. Le denunce di infortunio presentate all'istituto da gennaio ad aprile sono state 193.979, in aumento del 3,6% rispetto alle 187.324 del primo quadrimestre 2023, del 12,6% rispetto a gennaio-aprile 2020 e del 12,9% rispetto a gennaio-aprile 2021 e in diminuzione del 7,9% sul 2019, anno che precede la crisi pandemica, e del 23,8% rispetto al 2022. Le morti sul lavoro sono state 268, quattro in più rispetto alle 264 registrate nel primo quadrimestre 2023 e sette in più rispetto al 2022; 35 in meno sul 2019, 12 in meno sul 2020 e 38 in meno sul 2021. Le denunce di malattia professionale sono state 30.299, 6.430 in più rispetto allo stesso periodo del 2023 (+26,9%). L'aumento è del 57,1% rispetto al 2022, del 62,6% sul 2021, del 105,2% sul 2020 e del 42,8% sul 2019. Ad aprile 2024 il numero delle denunce di infortuni sul lavoro ha segnato un +2,1% nella gestione industria e servizi (dai 140.790 casi del 2023 ai 143.804 del 2024); un +2,7% in agricoltura (da 7.930 a 8.144); un +8,9% nel conto Stato (da 38.604 a 42.031). In particolare, si osservano incrementi delle denunce di infortunio in occasione di lavoro nei settori produttivi tradizionalmente più rischiosi: noleggio e servizi di supporto alle imprese (+20,0%), sanità e assistenza sociale (+19,2%), costruzioni (+18,7%), trasporto e magazzinaggio (+11,7%) e Commercio (+11,6%). L'analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce di infortunio nel Nord-Ovest (+4,4%), seguito da Nord-Est (+3,7%), Centro e Isole (+3,4% per entrambe) e Sud (+1,6%).
Il segretario generale della Cisl Sbarra da Sassari ha affermato che “La formazione sul luogo di lavoro è l'elemento centrale per per fermare la carneficina dei lavoratori. La Cisl propone di assicurare almeno 4 ore di formazione al mese per i lavoratori e un investimento in formazione a partire dalle scuole, dove ci sono i lavoratori e le lavoratrici del domani - ha sottolineato - Per far crescere la cultura della sicurezza e della legalità. Si lavora per vivere non per morire”.
Sbarra ha fatto le sue congratulazione a Marcello Fiori, nuovo Direttore Generale Inail: "L'Istituto, con i suoi lavoratori e le sue alte professionalità- ha detto in una nota - rappresenta un pilastro fondamentale di questa strategia e un motore irrinunciabile di coesione nazionale. Insieme, attraverso concreta progettazione concertata, possiamo e dobbiamo far progredire la cultura della sicurezza, della prevenzione, della formazione, promuovendo un Patto fondato anche su una più forte partecipazione attiva dei lavoratori alla vita d'impresa".