Mercoledì 5 novembre 2025, ore 11:18

Legge finanziaria 

Manovra, al via la sessione di bilancio al Senato 

L'economia italiana è ferma. Nel terzo trimestre si concretizza una crescita zero. Con il Pil che, in assenza di variazioni negli ultimi tre mesi dell'anno, si avvia a chiudere il 2025 a +0,5%. Le stime del governo, ridimensionate ad aprile e ulteriormente limate nel Dpfp, verrebbero comunque centrate. Ma la congiuntura resta debole e da più parti arrivano sollecitazioni al governo affinché sfrutti la manovra per intervenire con misure di stimolo ai consumi. La legge di bilancio ha intanto formalmente iniziato il proprio cammino in Parlamento. In Senato si è aperta, con le comunicazioni in Aula del presidente Ignazio La Russa, la sessione di bilancio. Il primo step saranno le audizioni, tra lunedì 3 novembre e giovedì 6. Ma la vera attesa è per la fase emendativa, con i partiti che promettono modifiche su numerosi temi, dal contributo delle banche agli affitti brevi, dai dividendi alle pensioni delle forze dell'ordine.

Sulle banche arriva intanto il nullaosta - almeno dal punto di vista dell'impatto sul patrimonio - del governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta: il contributo previsto in manovra non provoca "rischi di instabilità finanziaria", spiega Panetta, ricordando come le banche italiane siano ben capitalizzate e redditizie e la tassa incide in "maniera limitata sugli utili". Parole, quelle del governatore - che si riserva comunque una valutazione quando il testo sarà definitivo - che arrivano significativamente dopo la riunione Firenze della Bce. Guardando invece all'andamento dell'economia, la stima preliminare dell'Istat certifica un terzo trimestre invariato rispetto al precedente e in crescita dello 0,4% in termini tendenziali. L'anno era partito a +0,3% e proseguito nel secondo trimestre con un -0,1%.

Ora, se anche tra ottobre e dicembre la variazione resterà nulla, l'anno chiuderà in crescita di mezzo punto percentuale. In linea dunque con la previsione fatta del governo nel Dpfp. Il dato "era largamente atteso" e "non cambia le nostre stime" (+0,6%), rassicura anche il governatore Panetta, evidenziando come l'economia italiana abbia mostrato la sua resilienza di fronte a diversi shock come i dazi. Nel resto d'Europa però c'è anche chi reagisce meglio. Come la Francia, il cui Pil è cresciuto dello 0,5%, trainato dalle esportazioni, battendo le stime degli analisti. Va meno bene la Germania, con un Pil che nel terzo trimestre non cresce. Nell'Eurozona il Pil è cresciuto dello 0,2%, nell'Ue dello 0,3%, dopo rispettivamente il +0,1% e +0,2% del secondo trimestre. Per quanto riguarda l'Italia, qualche segnale positivo arriva ancora dal mercato del lavoro. Serve un "patto tra governo e parti sociali", rilancia la Cisl, che suggerisce di migliorare la manovra "valorizzando i contratti comparativamente più rappresentativi, investendo in scuola, università e ricerca e rifinanziando la legge sulla partecipazione".

Poi sui dati del Rapporto Svimez-Utilitalia si conferma che il sistema delle utilities rappresenta una delle leve economiche del Mezzogiorno, capace di generare oltre 8,3 miliardi di valore aggiunto e di occupare 112 mila lavoratori, con il 69% dei progetti Pnrr già in fase conclusiva di collaudo. Per la Cisl "si tratta di un segnale importante di resilienza e di crescita, che dimostra come il Sud possa essere protagonista della transizione ecologica e dell'innovazione industriale del Paese", ha sottolineato il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga.

"Per la Cisl è, quindi, fondamentale valorizzare -ribadisce Ganga - questo patrimonio, rendendo strutturali gli investimenti e trasformando il Pnrr in una leva fondamantale di coesione territoriale, in grado di consolidare gli effetti positivi sull'economia reale e sull'occupazione meridionale". Il Sud, grazie al suo potenziale, può essere il motore della nuova strategia produttiva utilizzando al proposito anche la leva della ZES unica, " a condizione che si investa in infrastrutture adeguate superando sul versante dei servizi e delle utilities l'attuale frammentazione gestionale per garantire qualità, efficienza e tutela del lavoro investendo sulla formazione in competenze tecniche dei lavoratori".

Rodolfo Ricci

( 31 ottobre 2025 )

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