Martedì 1 luglio 2025, ore 19:37

Attualità 

Mattarella: non c'è pace senza giustizia sociale 

“Non vi può essere pace duratura senza salari equi, senza protezione sociale, senza rispetto delle libertà sindacali”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo a Torino alla Cerimonia di apertura dell'Anno Accademico della Scuola di Sviluppo del Centro internazionale di Formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro, ”molto opportunamente dedicato a tre concetti fra di loro intimamente collegati: apprendimento, giustizia sociale e, appunto, pace”. Principi, quelli richiamati dal Capo dello Stato, ”che sono anche alla base della nostra convivenza civile. La Costituzione italiana delinea con chiarezza un modello di società in cui il lavoro è al tempo stesso fondamento della Repubblica, strumento di realizzazione personale e leva, appunto, di giustizia sociale”. Mattarella ha ricordato che ”fin dalla sua nascita, all'indomani della Prima Guerra Mondiale, l'Ilo ha legato il suo mandato proprio alla pace, ponendola in diretta relazione alla giustizia sociale. L'intuizione originaria si conferma ancora oggi di straordinaria attualità”.
Aggiunge Mattarella: ”A questi capisaldi giuridici ed etici ispira la sua azione anche l’Ilo, attraverso la difesa di lavoro degno, nella sua accezione più ampia, intesa come opportunità per donne e uomini di poter svolgere a tutte le latitudini la loro attività in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza. Da qui la perdurante necessità di un quadro di riferimento globale e di una Organizzazione che sia a presidio dei diritti dei lavoratori, in un contesto in cui le sfide si moltiplicano e il rischio di nuove disuguaglianze e marginalizzazioni è quanto mai attuale”. Mattarella ha poi sottolineato come ”la forza dell'Ilo risiede proprio nella sua capacità unica di offrire risposte globali a problemi globali attraverso un dialogo costruttivo. Dialogo fra parti sociali, che si riflette nella sua peculiare struttura tripartita, composta da rappresentanti dei Governi, dei lavoratori, e dei datori di lavoro. Dialogo orizzontale fra Stati per la ricerca di soluzioni condivise, basate sul presupposto che la giustizia sociale non è un obiettivo facoltativo o realizzabile in contesti nazionali ristretti, ma una condizione imprescindibile per la pace, la stabilità e dunque per il progresso. Considerazioni che appaiono tanto più vere alla luce dei complessi fenomeni migratori cui assistiamo, e che spesso vedono appunto nel mancato accesso ad un lavoro degno la loro prima e più vera spiegazione”.
Formazione e sviluppo tecnologico sono sempre più temi fra di loro collegati, ”a cominciare delle sfide dell'intelligenza artificiale. Sarebbe illusorio ignorare la portata di questi cambiamenti. Essi, se orientati responsabilmente, possono diventare un potente alleato per promuovere forme di lavoro più degne, realmente all'altezza dei valori che l'Ilo difende”. La formazione, l'aggiornamento continuo e la valorizzazione delle competenze,- ha sottolineato il Capo dello Stato, ”rappresentano oggi strumenti imprescindibili per rendere effettivo e universale il diritto al lavoro. Da questa prospettiva il Cifoil contribuisce a livello globale al rafforzamento di quel capitale umano, senza il quale ogni piano di sviluppo economico e sociale non ha reale possibilità di successo. In un tempo in cui la transizione digitale ridisegna il mercato del lavoro e il tessuto stesso delle nostre società, il Centro può fungere da laboratorio d'eccellenza per accompagnare lo sviluppo delle competenze necessarie, anticipando e guidando i cambiamenti in corso, con discernimento etico e senso di responsabilità”. Da Mattarella apprezzamento per l’invito alla responsabilità di ciascuno nella costruzione del futuro, invito emrso nelle parole di Jumana Risheq, in rappresentanza degli studenti dei master. E il Presidente della Repubblica ha citato in proposito Leone XIV: ”Nei giorni scorsi il nuovo Pontefice della Chiesa Cattolica ha ricordato una frase di sant'Agostino: i tempi siamo noi: vi ritroviamo quello che vi mettiamo, quello che costruiamo direttamente noi”.
Giampiero Guadagni

( 16 maggio 2025 )

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