Domenica 27 luglio 2025, ore 14:36

Libano, la "vera" Cana? tensioni con Israele anche per la religione
Il sindaco della città: qui è la città santa citata nel Vangelo

Cana (Libano), 7 mag. (askanews) - Le tensioni tra Israele e Libano passano anche dalla questione religiosa. A Cana, un piccolo villaggio nel sud del Libano, a 10 km a sud-est di Tiro e a 12 km dalla linea di demarcazione con Israele, rivendicano la veridicità del luogo santo dove - secondo la tradizione cristiana - Gesù ha compiuto il primo miracolo, durante le nozze di Cana, quando ha trasformato l'acqua in vino. Perché di Cana ce ne sono altre tra Israele e Cisgiordania.

"Il Papa sarà in Libano intorno alla metà di giugno, dal 12 per 2-3 giorni. Abbiamo chiesto al presidente libanese Michel Aoun di invitarlo, ora la scelta è della politica. Sarebbe un bel segnale se il Papa venisse qui per confermare che questa è la vera Cana indicata nel Vangelo. Ma sarà difficile che Francesco venga e non vogliamo alimentare il conflitto con Israele": a raccontarlo è il sindaco di Cana, Mohamad Kresht.

"Cana è una città santa - prosegue il sindaco -. È il luogo dove Gesù ha vissuto, qui ha compiuto il miracolo delle nozze in cui ha trasformato l'acqua in vino".

"Il conflitto tra Israele e Libano - prosegue il sindaco - passa anche da questo luogo santo, ma noi crediamo che sia questa la vera Cana anche dai bassorilievi in pietra tra cui la Madonna con Gesù o delle incisioni su pietra come il Battesimo di Gesù e l'ultima cena".

La cittadina di Cana, che secondo le ultime stime conta circa 10mila residenti, ha il 10% di cattolici. "Cana è diventata non solo un luogo turistico ma anche di pellegrinaggio - prosegue -. Qui da noi c'e anche il luogo dove erano conservate le giare che servirono per la conservazione del vino".

Il sindaco racconta di aver chiesto "ai nostri studiosi di predisporre un fascicolo da consegnare al Papa per dimostrare che questa in Libano è la vera Cana di Galilea della Bibbia".

Ma Cana è anche la città dei martiri. "Nel 1996 è stata attaccata la base Unifil di Cana, dove tante donne e bambini si erano rifugiate. Sono morte 108 persone, tra donne e bambini. Il secondo massacro a Cana è avvenuto durante la guerra del 2006 dove sono morte 86 persone. C'è un luogo qui da noi a Cana che ricorda i nostri martiri e dove gente viene e può vedere cosa ha fatto il nostro nemico Israele".

Eppure in questa terra si respira un'atmosfera di convivenza pacifica tra le confessioni. "Io sono musulmano sciita, membro del partito Amal - conclude il sindaco - ma Gesù è lo stesso per tutti. Il nostro messaggio è di vivere in pace".

(Di Serena Sartini)

( 8 maggio 2022 )

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