Mercoledì 23 luglio 2025, ore 14:42

Arte

L'estate di Vittorio Matteo Corcos

di STELLA FANELLI

Chi non ha letto I Leoni di Sicilia di Stefania Auci e non ha sognato già guardando la copertina? A dipingere quella giovane donna che ci guarda con i suoi occhi neri e profondi seduta come su di un trono tra due uomini mentre volge le spalle al turchese del mare e all’azzurro del cielo è Vittorio Matteo Corcos (1859-1933) e non stiamo ammirando un panorama siciliano ma toscano! Il pittore livornese che si era fatto apprezzare a Parigi, che aveva realizzato il ritratto dell’imperatore Guglielmo II, dell’amico Pietro Mascagni, che frequentava Boldini, Carducci, D’Annunzio, De Sanctis, dopo aver tanto viaggiato decide di vivere a Firenze e farsi costruire una villa a Castiglioncello per tornare a dipingere en plein air ispirato dal mare e dalla natura selvaggia di un borgo che presto diventerà la meta d’elezione della villeggiatura di intellettuali e borghesi. Nel 1895 Corcos si fa costruire dall'impresa edile di Leonildo Luparini di Castelnuovo una villa sopra Punta Righini che il barone Fausto Lazzaro Patrone poi gli regala. I soggiorni a Castiglioncello, in particolare dal 1910, sono fecondi oltre che felici. Il matrimonio con Emma Ciabatti, già madre di tre figli, e ben inserita nei migliori salotti letterari italiani è fonte di serenità e anche di crescita interiore e artistica. Il livornese di formazione macchiaiola esegue diverse tele nelle estati in villa tutte dominate dai colori del mare e dallo stile liberty della dimora che abita con la famiglia e gli amici. In Castiglioncello il mare fa da sfondo, in un piccolo angolo del quadro, a una scena in cui una donna elegante e silenziosa sembra incedere con il suo passo nell’ocra del selciato e delle colonne al lato. In Coccolì il pittore coglie, come in una fotografia rubata, la nipotina Maria Letizia vestita di corallo rosso mentre gioca sulla spiaggia e fissa un granchio. In Lettura sul mare invece la composizione è estremamente sofisticata: è estate, due uomini e una donna sono, occupando solo la parte destra del dipinto, appoggiati alla balconata dove il grande terrazzo della villa si affaccia sul mare. Arriva a noi la sensazione della brezza marina che però non sfiora i tre protagonisti. Al centro Ada che con i suoi amici veste il bianco alla moda del Primo Novecento, è concentrata forse su ciò di cui le parla l’amico alla destra che non legge e che ha forse finito di farlo da poco. Infatti spicca il giallo delle copertine dei libri appoggiati su uno scanno: sono volumi dell’editore parigino Flammarion, costosi e ricercatissimi da quella borghesia che può spendere ed esibire un nuovo status sociale. Tutta l’opera di Corcos mette di fronte a uno specchio il suo tempo con le sue aspirazioni, contraddizioni e protagonisti.

In Lettura al mare l’artista sta richiamando intenzionalmente un altro suo dipinto, Sogni (1896) in cui la bellissima Elena Vecchi è seduta su una panchina sulla quale pure sono appoggiati dei libri, gli stessi con la copertina gialla di Flammarion e ci guarda e ci dice senza parlare, come Ada, che il pensiero come i sogni nascono dalla lettura.

( 22 luglio 2025 )

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