Hanno un nuovo contratto i 18mila addetti del settore laterizi e manufatti industria. Venerdì scorso, infatti, i sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil e le controparti Confindustria Ceramica - Raggruppamento Laterizi e Assobeton, hanno sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto, che era scaduto il 30 settembre scorso. L’accordo tra organizzazioni sindacali e parti datoriali prevede un aumento salariale complessivo a regime di 205 euro (parametro 136, addensamento medio), suddiviso in quattro tranche: 90 euro da ottobre 2025, 55 euro da luglio 2026, 55 euro da luglio 2027 e 5 euro da luglio 2028. L’incremento complessivo rappresenta un aumento del 14,7%, garantendo la piena copertura dell’inflazione previsionale e recuperando parte del potere d’acquisto perso nel precedente triennio. Il montante complessivo è pari a 6mila euro.
È inoltre previsto un aumento di 0,20% del contributo aziendale al Fondo pensione Arco (0,10% dal 1° luglio 2026; 0,10% dal 1° gennaio 2028), portando così il totale al 2%; un incremento di 5 euro mensili dal 1° gennaio 2026 a carico delle aziende e destinato al Fondo di assistenza sanitaria integrativa Altea, che porta il totale a 15 euro, consentendo a lavoratori e lavoratrici di accedere ad un piano sanitario più tutelante. Le parti hanno inoltre concordato, nonostante la richiesta di estendere a 4 anni la durata del contratto, la difesa della vigenza triennale, per garantire un aggiornamento più tempestivo delle condizioni contrattuali.
“Siamo molto soddisfatti per essere riusciti, in tempi rapidi, ad assicurare un buon contratto ai lavoratori del settore, garantendo un primo aumento già dal mese successivo alla scadenza”, hanno dichiarato in una nota le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil. “L’aumento salariale del 14,7% non solo tutela il potere d’acquisto, ma consente di recuperare una parte importante del montante perso nel triennio passato. Inoltre, il ritorno alla durata triennale rafforza la capacità del contratto di rispondere con prontezza ai cambiamenti del settore. Con questo rinnovo - concludono le segreterie nazionali - diamo una risposta concreta a tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto, rafforzando il salario, la previdenza e il welfare, e contribuendo alla crescita del settore e del Paese”.
Soddisfatta anche al parte datoriale: “È stata una trattativa non facile ma che comunque ha portato a risultati interessanti per le nostre delegazioni datoriali - ha affermato il Consigliere di Confindustria Ceramica e capo delegazione del Raggruppamento Laterizi, Vincenzo Briziarelli. Pur nello sforzo effettuato e nelle difficoltà che il nostro settore sta attraversando, dovuti soprattutto ai rincari energetici, siamo soddisfatti della scelta di aver riconosciuto ai lavoratori del settore una cifra importante per le difficoltà che hanno attraversato in tema di inflazione”.
In un comunicato stampa Confindustria Ceramica sottolinea l’importanza del “rafforzamento della previdenza complementare e dell’assistenza sanitaria integrativa per gli addetti delle nostre imprese”.
Soddisfatta anche la leader Cisl Daniela Fumarola che sui social scrive: “Un risultato importante, che rafforza salario, welfare e tutele per migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore. L’ aumento complessivo del 14,7% e i miglioramenti su previdenza e sanità integrativa rappresentano un passo concreto nella difesa del potere d’acquisto e nella valorizzazione del lavoro in questo comparto. È un’intesa equilibrata e di prospettiva, frutto di un confronto serio e costruttivo che mette al centro le persone e la qualità dell’occupazione”.
Vanni Petrelli

