Martedì 20 maggio 2025, ore 1:25

Grande distribuzione

Lidl Italia: sciopero nazionale sabato 24 maggio

Scatta lo stato di agitazione dei lavoratori Lidl Italia, con il blocco degli straordinari e dei supplementari. Inoltre è stato indetto un giorno di sciopero nazionale, sabato 24 maggio, per l’intero turno di lavoro. Le organizzazioni sindacali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl hanno maturato la decisione al termine dell’incontro con la direzione societaria tenutosi a Bologna il 14 maggio, dopo una lunga trattativa per il contratto integrativo aziendale applicato ai circa 23mila dipendenti in Italia della multinazionale tedesca della grande distribuzione organizzata. "L'unico incremento salariale proposto da Lidl è una somma in buoni spesa. Una proposta del tutto inadeguata - affermano i sindacati - che non risponde alle richieste avanzate nel corso del lungo negoziato e non corrisponde alle aspettative delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati nella rete vendita, nella logistica e nelle sedi". Le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, finora respinte dal colosso della grande distribuzione, comprendevano la costituzione di un premio di risultato, l’introduzione di una quota fissa aggiuntiva di salario e il riconoscimento dei buoni pasto, tenendo conto “dell’andamento economico di Lidl Italia, caratterizzato nel corso degli anni da crescita sostenuta del fatturato (Lidl Italia ha un fatturato di oltre 7 miliardi di euro), da ampliamento della quota di mercato nell’ambito della grande distribuzione e soprattutto da utili di bilancio rilevanti, (negli ultimi 5 anni di bilancio presentati l’utile ante imposte di Lidl è stato di 1,3 miliardi di euro circa). Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs ritengono che i lavoratori siano i responsabili principali di questi risultati e meritino la redistribuzione degli utili che l’azienda fa ogni anno. Un altro nodo critico è l’organizzazione del lavoro, con problemi evidenti su carichi, programmazione e certezza degli orari, in una realtà dove circa il 75% dei dipendenti ha un contratto part-time. "Mancano schemi orari predefiniti, programmati e certi - stigmatizzano i sindacati sottolineando che - l’attuale gestione degli orari di lavoro dei part time non risponde allo spirito del dettato normativo e contrattuale. Alla luce della rigidità dell’azienda e dell’assenza di un mandato negoziale per avanzare nuove proposte - concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs - la proclamazione dello stato di agitazione è un passaggio necessario per imprimere una svolta alla trattativa". Proprio in questi giorni è stato presentato al Mimit, il "Bilancio di impatto socio-economico di Lidl in Italia" realizzato da Teha Group. Lidl Italia, catena di supermercati con circa 779 punti vendita sul territorio nazionale, continua la sua strategia di crescita sostenuta da importanti investimenti mirati all’apertura di nuovi punti vendita e hub logistici e alla conseguente creazione di nuovi posti di lavoro. Tale approccio ha generato impatti sistemici positivi sull’economia del Paese, contribuendo in modo significativo allo sviluppo del tessuto produttivo. Negli ultimi dieci anni, l’azienda ha mantenuto un ritmo costante di apertura di nuovi punti vendita, con una media di 1,9 aperture al mese, in un contesto in cui la Gdo, nello stesso periodo, ha invece assistito ad una forte riduzione del numero di punti vendita, evidenziando la chiusura di oltre 2mila negozi. In questo scenario, negli ultimi cinque anni, Lidl ha investito in Italia oltre €2,1 miliardi, destinati principalmente all’apertura di nuovi punti vendita e centri logistici, oltre che al rinnovamento e alla modernizzazione delle strutture esistenti. Tale cifra rappresenta un incremento del +35,7% rispetto al quinquennio precedente.
Ce.Au.

( 19 maggio 2025 )

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