È stata approvata all’unanimità dagli Attivi unitari di Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil, riuniti a Roma con 300 delegati, la piattaforma per il rinnovo del Ccnl degli operai agricoli e florovivaisti 2026-2029. Il documento, dopo le consultazioni svolte in tutto il territorio nazionale, è stato ulteriormente discusso e arricchito con l’obiettivo dei sindacati di “rafforzare i diritti e valorizzare la professionalità e le competenze di oltre un milione di lavoratrici e lavoratori di un comparto strategico per il Paese”.
L’agricoltura, hanno sottolineato le organizzazioni di categoria, svolge un ruolo fondamentale per garantire la sostenibilità sotto il profilo sociale, ambientale ed economico e necessita di politiche contrattuali sempre più orientate a cogliere le trasformazioni tecnologiche e le transizioni climatiche, “rendendo sempre più attrattivo il comparto e continuando a valorizzare e promuovere l’inestimabile apporto delle lavoratrici e dei lavoratori del settore rafforzando anche le tutele a contrasto delle forme di irregolarità”.
Per questo la proposta contrattuale contiene, oltre alla richiesta di un aumento salariale del 6,5% sul biennio 2026-2027, anche una scommessa sullo sviluppo complessivo del settore, a partire dalla valorizzazione dei lavoratori stagionali, dalla garanzia della continuità lavorativa, dalla qualificazione dei rapporti di lavoro e delle professionalità.
Grande importanza rivestono le richieste in materia di bilateralità, welfare contrattuale, permessi, mercato del lavoro, appalti, contrasto alla violenza di genere, inoltre è stata rivolta attenzione alle esigenze specifiche dei lavoratori migranti, che rappresentano oltre il 31% della manodopera, come nel caso dei permessi retribuiti per consentire gli adempimenti per il permesso di soggiorno, oppure la possibilità di cumulare ferie e permessi per il rientro nel Paese di origine, oppure la stampa, tramite gli enti bilaterali territoriali e quello nazionale, del Ccnl e dei contratti provinciali anche nelle lingue maggiormente diffuse tra i lavoratori stranieri.
Fai, Flai e Uila hanno evidenziato la necessità di “rafforzare il sistema delle relazioni sindacali nel settore per assicurare un mercato del lavoro legale, tracciabile e più efficiente”: in questa direzione vanno le richieste volte a dare piena applicazione alla legge anticaporalato del 2016, istituendo le sezioni territoriali della Rete del lavoro agricolo di qualità in tutti i territori ma anche potenziando i compiti e le attività degli enti bilaterali, soprattutto su welfare, formazione, salute e sicurezza La piattaforma sarà inviata alle controparti con l’auspicio, da parte dei sindacati, di aprire presto le trattative e giungere in tempi brevi al rinnovo del Ccnl. In un settore, quello agricolo, che è passato da un valore di 34,73 miliardi del 2022 ai 42,41 del 2024, ma che dovrà anche affrontare diverse criticità legate alle tensioni internazionali, ai dazi voluti da Trump, all’accordo Ue-Mercosur e ai tagli alla Pac annunciati dalla Commissione europea, punti sui quali Fai, Flai e Uila hanno ribadito la propria contrarietà.
Rossano Colagrossi
Rossano Colagrossi