Mercoledì 29 ottobre 2025, ore 17:52

Libri

Il divario generazionale

di ELISA LATELLA

Una figlia che dà lavoro ai suoi genitori, ai quali deve tutto. Una casa che si trasforma in una casa editrice. “L’era del figliarcato”, secondo romanzo di Ysra, scrittrice coreana, arriva in Italia attraverso la traduzione di Rosanna de Iudicibus e la pubblicazione da parte della Edizioni E/o a ottobre 2025. È la storia divertente e profonda di Sulla e della sua casa editrice Pennichella, metafora della realizzazione silenziosa di sogni mancati nella generazione precedente. Una scrittura estremamente semplice e scorrevole, che fa sorridere, riflettere e lascia dentro un profondo senso di tenerezza.

Sulla viene da una famiglia molto semplice in cui i genitori, che per motivi economici non hanno potuto frequentare l’Università, hanno sempre svolto i lavori più diversi, sviluppando una straordinaria capacità di adattamento a qualsiasi situazione. Il modello familiare in cui la protagonista ha vissuto è quello patriarcale: il nonno, che pure è a lei molto legato, ha un ruolo di guida/comando, mentre la sua mamma è costretta a cucinare quotidianamente per undici persone e tutti pensano che sia normale che lo faccia sempre, bene e gratis. Poi il trasloco apre le porte ad una possibilità di cambiamento: sono solo in quattro, il carico di lavoro materno si alleggerisce. Sulla riesce a pubblicare da giovane un libro che ha uno straordinario successo e apre una casa editrice in casa, scegliendo come dipendenti le persone più fidate: mamma e papà. Però alla madre viene retribuito non solo il lavoro di segreteria e contabilità: c’è anche il compenso per il lavoro domestico che lei ha svolto per anni gratuitamente. A fronte di una straordinaria abilità letteraria, Sulla è un letterale disastro in contabilità, per cui ha necessità del supporto dei genitori-impiegati, più attenti di lei, più gentili nel rispondere alle e-mail, forti delle abilità relazionali costruite in esperienze di vita fatte anche di tante rinunce: prima fra tutte, la rinuncia a quell’Università troppo costosa, risalente ad anni ed anni prima. Un ricordo che entrambi portano silenziosamente dentro, ma, sostenendo la figlia, hanno l’impressione di realizzare in altro modo un percorso involontariamente interrotto. Sulla, a scopi letterari, attinge proprio alle vite dei genitori e dei nonni. La protagonista è l’alter ego dell’au trice per certi versi e non è un caso che si sovrapponga alla stessa in un passaggio del libro in cui le parole della protagonista sono in realtà quelle veramente pronunciate dall’autrice Ysra: “Era una vita in cui le crisi si succedevano una dopo l’altra. Tempi in cui si cresceva senza avere il tempo di pensare a come crescere. A voi che siete nati e vi siete incontrati in una vita di stenti, a voi che avete dato alla luce la mia mamma, a voi che raccontate storie al tramonto mentre preparate la tavola. La vostra incredibile forza e voglia di vivere è passata a mia madre e poi a me ho conosciuto la paura che segue la felicità, e la speranza che indugia accanto alla disperazione”.

Nella sua attività editoriale, Sulla fa silenziosamente tesoro delle esperienze familiari in lavori semplici, dall’insegnamento del nuoto del padre al commercio di nastro biadesivo del nonno. Bellissima una riflessione, da cui emergono insieme l’orgoglio di essere salita su un ascensore sociale, il ricordo delle origini e la paura dei piani alti: “Quando aveva fondato la casa editrice Pennichella Sulla non aveva così paura di pubblicare libri, perché non ne sapeva ancora molto. Era ignara, quindi determinata e priva di preoccupazioni. Ora non era più così. Più tempo passava, più trovava difficile scrivere e gestire la casa editrice perché aveva scoperto che scrivere un libro e farne stampare migliaia di copie era una decisione importante. In questo, il destino di Sulla e quello del nonno divergevano. Il nonno non aveva paura del nastro biadesivo, mentre Sulla sapeva che i libri sono dieci volte più spaventosi. Ciò nonostante, Sulla trovava il suo timore rassicurante, perché credeva che le case editrici dovrebbero essere gestite da persone che i libri li amano e li temono allo stesso tempo”.

Ysra, L’era del figliarcato, Edizioni E/o Roma, 2025, pp. 246, euro 18

( 29 ottobre 2025 )

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