Come Montaigne, Pascal, Nietzsche e tutti i filosofi che si esprimono attraverso aforismi, pensieri o piccoli saggi, diffidando dell’idea di sistema, Cioran non ha mai inteso dimostrare le sue convinzioni sullo stato della condizione umana, ma, più che altro, metterle in mostra a partire dall’esperienza personale, immersa, come tutto ciò che riguarda l’uomo e le sue creazioni, nel nulla.
Inficiati dal nulla sono la soggettività, la storia, il progresso, Dio, lo scientismo, i falsi miti dell’Occidente. Gettati nel nulla sono gli sforzi degli uomini di migliorare il mondo, di stringere relazioni durature e autentiche, tranne quelle saldate dalla consapevolezza della realtà della sofferenza e dell’illusorietà, pur necessaria, delle aspirazioni. Nulla, o prossimo ad esso, è il tentativo di costruire un sapere consolatorio, rassicurante e incrollabilmente logico e coerente