Sulle anticipazioni relative alla manovra di bilancio 2026, il documento Cisl sottolinea la necessità di ”rilanciare investimenti ad alto moltiplicatore sociale, a partire da competenze, innovazione e sanità, e una gestione della finanza pubblica che non sacrifichi più crescita e coesione”. Tra le priorità indicate: alleggerimento fiscale per il ceto medio, la defiscalizzazione degli accordi negoziati sul secondo livello, ma anche il contrasto alle disuguaglianze e all'estensione della flat tax per gli autonomi, che penalizza lavoratori dipendenti e pensionati. E ancora: sostegno ai rinnovi contrattuali, rilancio del welfare, della sanità pubblica e della non autosufficienza". Lavoratori e pensionati ”hanno contribuito in modo determinante al gravoso risanamento dei conti pubblici attraverso il fiscal drag”: per loro la Cisl chiede quindi misure decise di sostegno, anche ”attraverso la defiscalizzazione delle tredicesime, la detassazione del lavoro scomodo, l'abbassamento della seconda aliquota Irpef fino a 60mila euro e l'adeguamento pieno delle pensioni all'inflazione”. La manovra 2026 ”deve rappresentare il primo passo verso un Patto Sociale di medio periodo, fondato su produttività e redistribuzione, crescita dei salari e delle pensioni, partecipazione e lotta alle diseguaglianze”. Per la Cisl ”le leve per la produttività sono chiare: competenze, capitale organizzativo, crescita dimensionale delle imprese, riduzione dei divari sociali e territoriali e partecipazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti ai processi decisionali e ai risultati”. Con il ”Cammino della Responsabilità” la Cisl chiama tutto il Paese - istituzioni, imprese, lavoratori e società civile - a contribuire a questo percorso. ”Serve responsabilità e visione comune - conclude il documento - per costruire un futuro di sviluppo e di giustizia sociale, in cui la manovra di bilancio non sia solo un elenco di cifre, ma il primo passo concreto verso un nuovo grande accordo per l'Italia”.
Intervenendo a Tg 2 Post Fumarola ha affernato che ”sulla manovra c’è margine di discussione con il Governo. Intanto verificando in maniera più puntuale le risorse che sono messe a disposizione. Prime risposte le abbiamo avute nell'incontro a Chigi su aliquote Irpef, sanità, donne, giovani e Sud. In generale ”l’impianto della manovra corrisponde a un approccio di credibilità e serietà dei conti. E' necessario per il nostro Paese uscire da procedura di infrazione per avere poi la possibilità nel prossimo anno di avere un po' più di agibilità. Sappiamo che questa credibilità e questa serietà si sono raggiunte anche grazie al contributo di lavoratori e pensionati”.
Giampiero Guadagni