Per la prima volta, sottolinea il Ministero della Funzione pubblica, una tornata contrattuale prende il via già nel primo anno del triennio di riferimento, garantendo un percorso più rapido e coerente con le esigenze del personale e delle amministrazioni. Il precedente contratto nazionale 2022-2024 è stato firmato lo scorso 27 gennaio. ”L'avvio così tempestivo del rinnovo contrattuale dimostra l'impegno del Governo nel garantire continuità, stabilità e rispetto dei tempi - dice il ministro Zangrillo - abbiamo scelto di sostenere con determinazione la stagione contrattuale del pubblico impiego, prevedendo nella legge di bilancio risorse certe e pluriennali fino al 2030. Un investimento che dà sicurezza ai lavoratori, responsabilità alle amministrazioni e consente alla contrattazione di svolgere appieno il suo ruolo di leva per il miglioramento dei servizi pubblici”. Zangrillo aggiunge che ”la contrattazione non è un atto amministrativo, ma un pilastro della nostra strategia per valorizzare il personale. Le risorse stanziate con largo anticipo permettono di programmare e di chiudere i contratti in tempi rapidi, superando le stagioni di ritardi che hanno pesato sul sistema”.
Anche per Aran si tratta di un passaggio di rilievo per il sistema delle relazioni sindacali della pubblica amministrazione. Spiega il presidente Naddeo: ”Apriamo un percorso negoziale in una condizione inedita di tempestività: siamo a dicembre 2025 e possiamo già lavorare al rinnovo del contratto 2025-2027. Questo ci consentirà, qualora si registri una convergenza con le organizzazioni sindacali, di arrivare alla firma nel più breve tempo possibile, auspicabilmente entro i primi mesi del nuovo anno. In ogni contratto, mi piace ricordare, l'innovazione organizzativa e tecnologica deve procedere di pari passo con un quadro contrattuale chiaro, moderno e condiviso. L'obiettivo è mettere le amministrazioni nelle condizioni di lavorare meglio e le persone nelle condizioni di esprimere appieno le proprie competenze, garantendo qualità dei servizi e diritti dei lavoratori”. Naddeo ha evidenziato le priorità che l'Agenzia intende perseguire nel nuovo rinnovo contrattuale: parte economica, definizione rapida, qualora maturi un consenso condiviso; manutenzione degli istituti, intervento mirato sulle norme già introdotte nel Ccnl 2019-2021 e ulteriormente sviluppate nel 2022-2024; relazioni sindacali, rafforzamento dell'impianto contrattuale; ordinamento professionale, alcuni miglioramenti al sistema di inquadramento; lavoro agile, aggiornamento e perfezionamento della disciplina; intelligenza artificiale, introduzione nel contratto di riferimenti espliciti al tema dell'Ia, con particolare attenzione al ruolo delle relazioni sindacali nell'utilizzo delle nuove tecnologie.
Dopo il primo incontro all’Aran il segretario generale aggiunto della Cisl Fp Marinelli ha sottolineato: ”L'avvio del negoziato per il rinnovo del Ccnl del comparto delle Funzioni centrali 2025-2027 rappresenta un'opportunità per dare continuità al percorso di tutela del potere d'acquisto dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori. Qualora il negoziato si concludesse entro il 2026, infatti, questo sarebbe il terzo contratto collettivo firmato in 4 anni, dopo il Ccnl del 2019-2021 - stipulato a maggio 2022 - e quello del 2022-2024. La stipula dei contratti entro il periodo di vigenza contrattuale di riferimento rappresenta il migliore strumento per sostenere il potere di acquisto dei dipendenti pubblici”. Assicura Marinelli: ”La Cisl-Fp lavorerà al tavolo negoziale per migliorare alcuni istituti normativi, con particolare attenzione alla conciliazione fra tempi di lavoro e tempi di vita familiare, alle tutele sanitarie, al rafforzamento delle opportunità offerte dal welfare contrattuale, alla valorizzazione professionale ed economica di tutti i dipendenti, utilizzando appieno le possibilità già offerte dalle norme legislative e contrattuali in materia di progressioni economiche e verticali e sistema indennitario. C'è però l'esigenza - aggiunge - di pensare ad ulteriori strumenti di valorizzazione professionale dei funzionari, che si affianchino alle opportunità già offerte dalle posizioni organizzative e dall'area delle elevate professionalità. Infine, dobbiamo aggiornare i diritti sindacali e le tutele per le lavoratrici e i lavoratori, coinvolti dalle innovazioni e dai cambiamenti indotti dall'intelligenza artificiale”.
Intanto la Cisl Scuola, dall’assemblea nazionale di Fiuggi, chiede che ”si rispetti fino in fondo la dichiarazione allegata al contratto collettivo nazionale di lavoro che impegna le parti contraenti a porre in essere sin da subito ogni azione utile a consentire un rapido avvio delle trattative per il rinnovo del contratto 2025-2027”. Osserva la segretaria generale Barbacci: ”L'Aran ha già avviato i contatti con i sindacati di altri comparti contrattuali, chiediamo che faccia altrettanto col nostro comparto, per il quale attendiamo in tempi brevi l'emanazione dell'atto di indirizzo. Attardarsi in polemiche sul rinnovo di un triennio già scaduto da un anno ha poco senso e nessuna utilità, anzi compromette la possibilità di dare a chi lavora nella scuola un ulteriore beneficio economico, dopo quelli che saranno saldati nel prossimo mese”.
Giampiero Guadagni
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