Mentre 6 istituti bancari confermano di essere stati contattati dalla Banca Centrale Europea per gli stress test e ben 37 banche di credito cooperativo presentano crediti a rischio, si svolge oggi l’incontro tra il presidente delle good bank, Roberto Nicastro, e le 20 Associazioni consumatori riconosciute dalla legge, facenti parte del Consiglio nazionale Consumatori e Utenti (CNCU), con sede presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
Saremo naturalmente presenti alla riunione con il presidente Nicastro, la cui presenza avevamo indicato nella richiesta di incontro fatta pervenire a Banca d’Italia e Consob, all’indomani dell’applicazione del decreto salvabanche – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – Siamo favorevoli e disponibili a ricercare e trovare soluzioni condivise a tutela degli investitoti più deboli, “colpevoli” di aver agito senza la necessaria consapevolezza del rischio legato all’investimento. Proporremo come procedura di risoluzione la conciliazione paritetica, già da noi utilizzata in altre vicende bancarie.
Tra l’altro, non si arresta in particolare l'emorragia di vendite su Banca Mps, che sta peggiorando a vista d'occhio al punto da entrare in continuazione in asta di volatilità, nonostante la Consob abbia vietato le vendite allo scoperto. I titoli, che poco dopo l'apertura erano arrivati a salire di oltre il 6%, hanno segnato l'ultimo prezzo a 0,67 euro, in calo dell’11,9 per cento. La capitalizzazione di Rocca Salimbeni si è così ridotta a soli 2 miliardi di euro, un miliardo al di sotto dell'aumento di capitale da 3 miliardi realizzato solamente lo scorso giugno.
Il tema è sempre quello dei crediti deteriorati, nodo confermato dal rapporto mensile diffuso oggi dall’Abi. I prestiti in sofferenza delle banche italiane in rapporto agli impieghi hanno raggiunto infatti il livello massimo da vent'anni. In rapporto agli impieghi, infatti, le sofferenze lorde (oltre 201 miliardi come già indicato dalla Banca d'Italia) risultano pari al 10,4% in novembre, il valore più elevato dell'ultimo ventennio. Il rapporto a fine 1996 aveva raggiunto il 9,9 per cento. L'Abi ricorda che prima dell'inizio della crisi globale (fine 2007) il rapporto tra sofferenze lorde e impieghi era del 2,8 per cento