Giovedì 13 novembre 2025, ore 5:51

Audizioni 

Istat: il 10% di italiani non si cura 

Nel 2024 il 9,9% delle persone ha dichiarato di aver rinunciato a curarsi per problemi legati alle liste di attesa, alle difficoltà economiche o alla scomodità delle strutture sanitarie: si tratta di 5,8 milioni di individui, a fronte di 4,5 milioni nell'anno precedente (7,6%). Lo ha detto il presidente dell'Istat, Francesco Maria Chelli, in audizione sulla manovra di fronte alle commissioni Bilancio di Senato e Camera. ””La rinuncia a causa delle lunghe liste di attesa costituisce la motivazione principale, indicata dal 6,8% della popolazione, e risulta anche la componente che ha fatto registrare l'aumento maggiore negli ultimi anni: era il 4,5% nel 2023 e il 2,8% nel 2019”; e ”la rinuncia in conseguenza delle lunghe liste di attesa è più elevata per le persone adulte di 45-64 anni (8,3%) e tra gli anziani di 65 anni e più (9,1%). Il fenomeno è più diffuso tra le donne (7,7%), sia nelle età centrali (9,4% a 45-64 anni) sia in quelle avanzate (9,2% a 65 anni e più)”. Il presidente Istat ha ricordato che nel 2024 la spesa sanitaria totale è pari a 185,1 miliardi di euro; la componente finanziata dal settore pubblico si attesta a 137,5 miliardi (74,3% del totale) e la spesa sostenuta dalle famiglie a 41,3 (22,3% del totale), mentre quella sostenuta dai regimi di finanziamento volontari ammonta a 6,4 miliardi; per quanto riguarda quest'ultima, la parte intermediata dalle assicurazioni private è pari a 4,7 miliardi, la spesa sostenuta dalle imprese a 929 milioni, mentre i restanti 698 milioni provengono dalle Istituzioni senza scopo di lucro. Tra il 2023 e il 2024, l'incremento della spesa sanitaria è stato del 3,3%, grazie all'aumento della componente pubblica; la spesa privata ha fatto invece registrare una diminuzione del 2,5%.
Sempre l’Istat calcola che il taglio dell'Irpef previsto in manovra ”coinvolgerebbe poco più di 14 milioni di contribuenti, con un beneficio annuo pari in media a circa 230 euro. Le famiglie beneficiarie sarebbero circa 11 milioni (44% delle famiglie residenti) e il beneficio medio di circa 276 euro (in ogni famiglia ci può essere più di un contribuente)”. Il presidente Chelli osserva: ”Oltre l'85% delle risorse sonoo destinate alle famiglie dei quinti più ricchi della distribuzione del reddito: sono infatti interessate dalla misura oltre il 90% delle famiglie del quinto più ricco e oltre due terzi di quelle del penultimo quinto. Il guadagno medio va dai 102 euro per le famiglie del primo quinto ai 411 delle famiglie dell'ultimo. Per tutte le classi di reddito il beneficio comporta una variazione inferiore all'1% sul reddito familiare”.
Inoltre, l’Istat stima che il nuovo bonus mamme, erogato alle titolari di un reddito da lavoro non superiore a 40mila euro, coinvolgerà una platea di circa 865mila lavoratrici. Assumendo un tasso di adesione pari al 100%, il beneficio medio annuo individuale sarà di quasi 660 euro (60 euro mensili moltiplicati per il numero di mesi lavorati) per un costo totale di circa 570 milioni. Le famiglie beneficiarie sarebbero il 3,2% del totale delle famiglie residenti e il beneficio comporterà una variazione sui redditi familiari pari, in media, al 2,7%.
Della manovra sta parlando in questi giorni la Cisl con le forze politiche, suggerendo le modifiche ritenute necessarie. A partire dal rifinanziamento della legge sulla partecipazione, con la richiesta di almeno 70 milioni di euro. Riguardo alle pensioni, Fumarola chiede la reintroduzione di Opzione donna: ”Non deve essere zavorrata da quelle condizionalità che impediscono alle donne di utilizzarla ma escluderla è assolutamente sbagliato anche dal punto di vista simbolico della misura”. E serve ”maggiore attenzione verso le pensioni minime”.
La leader Cisl, che esprime grande soddisfazione per la firma del contratto scuola, ribadisce ”l'esigenza di realizzare un Patto della Responsabilità. In vista del 2026 e della fine dell'esperienza del Pnrr è indispensabile dare concretezza a un accordo che unisca Governo, parti sociali e soggetti politici su traguardi strategici condivisi. Questo vuol dire costruire insieme le condizioni per rilanciare retribuzioni e produttività, innovazione e qualità del lavoro, buone flessibilità e partecipazione. Significa guidare le transizioni nella coesione consolidando le politiche industriali ed energetiche, riformando in modo stabile fisco e pensioni, rilanciando investimenti su scuola, ricerca, sanità, welfare, non autosufficienza, contrasto alla povertà e alle marginalità sociali. Il mosaico va composto insieme, con approccio riformista e solidale. Per promuovere questo sentiero la Cisl è mobilitata su ogni territorio in un Cammino della Responsabilità che culminerà in una manifestazione nazionale il 13 dicembre a Roma. Partecipare per crescere: questa la sfida che attende tutti noi e il Paese”.
Giampiero Guadagni

( 6 novembre 2025 )

Mostre

Picasso e Raetz, la poesia dell’incisione

Due mostre al Museo d’Arte di Mendrisio per celebrare due grandi protagonisti della grafica del Novecento

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Magazine

Via Po Cultura

SOLO PER GLI ABBONATI

Le arance, il frutto che ha il sole dentro, hanno abitato gli spazi dell’Arte e della poesia

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

Mostre

Il pioniere della fotografia di viaggio

Il Museo Fortuny di Venezia dedica una mostra ad Antonio Beato

  • Email Icon
  • Facebook Icon
  • Twitter Icon
  • Pinterest Icon
Commenta Icona

FOTO GALLERY

© 2001 - 2025 Conquiste del Lavoro - Tutti i diritti riservati - Via Po, 22 - 00198 Roma - C.F. 05558260583 - P.IVA 01413871003

E-mail: conquiste@cqdl.it - E-mail PEC: conquistedellavorosrl@postecert.it