Su base mensile, il tasso di occupazione e quello di inattività a luglio crescono, raggiungendo il 62,8% e il 33,2% rispettivamente, mentre il tasso di disoccupazione scende al 6,0%. A luglio il numero di occupati, pari a 24 milioni 217mila, è in crescita rispetto al mese precedente. Aumentano i dipendenti permanenti (16 milioni 448mila) e i dipendenti a termine (2 milioni 567mila), mentre diminuiscono gli autonomi (5 milioni 202mila). L'occupazione, indica ancora l'istituto nelle sue stime provvisorie, cresce anche rispetto a luglio 2024 (+218mila occupati in un anno), per effetto dell'aumento dei dipendenti permanenti (+351mila) e degli autonomi (+55mila) e del calo dei dipendenti a termine (-188mila).
Soddisfatta la premier Meloni: ”Anche a luglio arrivano segnali positivi dal mondo del lavoro”. Per la premier, si tratta di ”numeri incoraggianti, che confermano l'efficacia delle misure messe in campo e ci spingono a proseguire con determinazione su questa strada: più opportunità, più lavoro, più crescita per l'Italia”.
La pensano diversamente le opposizioni. Per Italia Viva, il Governo dimentica i dati negativi su Pil e carrello della spesa. Il M5S sottolinea che i dati Istat segnalano aumenti di occupazione solo per gli over 50. Tutto il centrosinistra ricorda che l’Italia continua ad avere gli stipendi i più bassi d’Europa e rilancia dunque l’esigenza del salario minimo.
Giampiero Guadagni