Lunedì 12 maggio 2025, ore 23:01

V Congresso Uni Global Union

Il sindacato globale ai tempi della gig economy

Cambio al vertice di Uni Global Union: la federazione internazionale che unisce i sindacati dei servizi e del commercio ha eletto ieri Christy Hoffman nuovo segretario generale. Succede ad un leader storico quale è stato Philip Jennings, che ha guidato l’organizzazione per 18 anni.
"In ogni paese, i lavoratori affrontano l’avidità delle imprese, le crescenti diseguaglianze, i bassi salari, gli attacchi alla contrattazione collettiva e l'ascesa della gig economy, spesso condite di xenofobia ed estremismo di destra”, ha sottolineato Hoffman nel suo discorso di insediamento. "E diciamocelo, - ha aggiunto - nessun lavoratore da solo, nessun sindacato da solo e nessun paese da solo possono cambiare la situazione in un mondo in cuisono le società globali a stabilire le regole del gioco, in un modello economico per pochi e non per molti. Dobbiamo farlo insieme”.
Negli ultimi anni, in qualità di vice di Jennings, Hoffman ha lavorato a stretto contatto con il dipartimento delle campagne strategiche di Uni (Uni Score) che ha portato avanti quasi 150 campagne in tutto il mondo, raggiungendo 50 accordi globali con multinazionali del calibro di H&M, Orange, G4S e Société Générale.
“Christy è una sorella, un'amica e staremo al suo fianco al 100 per cento”, ha sottolineato la segretaria generale della Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc), Sharan Burrow, dal palco congressuale di Liverpool che ha ospitato la kermesse. Palco dal quale è intervenuto anche il segretario generale della Fist Cisl Pierangelo Raineri, ponendo l’accento in particolare sulle sfide che il sindacato internazionale sarà chiamato ad affrontare nei prossimi anni: l’invecchiamento demografico e l’innovazione tecnologica, fenomeni che avranno ripercussioni sociali, sui livelli occupazionali e sulla qualità dell’impiego. Sfide rispetto alle quali ancora una volta la contrattazione giocherà un ruolo chiave, con “il compito di governare l’innovazione delle figure professionali” e “definire formule di flessibilità contrattata per una organizzazione del lavoro che avvenga nel rispetto dei tempi di vita, in regimi orari concordati con le rappresentanze dei lavoratori”, ha chiosato Raineri, aggiungendo che “il sindacato globale dovrà anche confrontarsi con i nuovi scenari economico finanziari della Blockchain, dettati dall’utilizzo della moneta virtuale, con il turbo-capitalismo che continuerà ad essere il principale responsabile dei forti squilibri sociali con l’arretramento dei diritti di fronte al profitto”. Infine, il segretario generale della Fist Cisl, richiamando “al senso di responsabilità sociale delle imprese”, ha invocato “un big deal, un grande patto delle popolazioni, con la distribuzione di posti di lavoro e una retribuzione che garantisca la dignità della persona”.

(Articolo completo di Ester Crea domani su Conquiste Tabloid)

( 19 giugno 2018 )

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