Domenica 2 novembre 2025, ore 18:47

Dossier

Europa: il rischio è dietro l'angolo

L’atteggiamento dei leader europei spaventa. Incoraggiati dai propri ideali, con poca strategia, sono ancora convinti che gli Stati Uniti verranno in loro aiuto e combatteranno le loro guerre quando lo chiederanno, perché i loro alti ideali sono stati violati. Nessuna volontà di comprendere che l’avversione degli Stati Uniti a continuare a finanziare la difesa europea si estende a entrambi i partiti e - anche se non fosse così e i Democratici fossero altrettanto entusiasti di una guerra con la Russia- gli Stati Uniti non avrebbero più le risorse per combatterla. Una reazione eccessiva guidata dall’idealismo da parte degli europei significherebbe il disastro. Se attivassero l’Articolo 5, gli Stati Uniti sarebbero costretti a dire “non possiamo farcela” e la Nato cesserebbe di esistere. Naturalmente, Trump verrebbe incolpato di tutto. Ma la guerra che poi ci verrà servita allegramente nei piatti sovrascriverà rapidamente ogni altro pensiero. E così che si dimentica la diplomazia. Ma oggi la dottrina della guerra di Carl von Clausewitz può ancora essere applicata alle guerre? D’altro canto, se fosse stata applicata la richiesta di Clausewitz secondo cui il ricorso alla guerra deve basarsi su analisi razionale e calcoli accurati, molte guerre moderne e contemporanee non avrebbero avuto luogo. Sono le conclusioni di un’analisi di Vladislav B. Sotirovic, ex professore universitario, ricercatore presso il Centro per gli studi geostrategici di Belgrado, in Serbia, pubblicate su Naked Capitalism. Nell’affrontare i punti di vista sia teorici che pratici sulla guerra, emergono almeno sei domande fondamentali: cos’è la guerra?; quali tipi di guerra esistono?; perché avvengono le guerre?; qual è il legame tra guerra e giustizia?; la questione dei crimini di guerra; è possibile sostituire la guerra con la cosiddetta 'pace perpetua'?. Probabilmente, fino a oggi, la comprensione più utilizzata e affidabile della guerra è la sua breve ma incisiva definizione data da Carl von Clausewitz, secondo il quale la guerra non è altro che la continuazione della politica con altri mezzi.

( 23 settembre 2025 )

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