Domenica 15 giugno 2025, ore 20:04

Attualità

Scuola, più stabilità e valorizzazione del lavoro

Rinnovo del contratto, autonomia scolastica e un secco “no” alla regionalizzazione del sistema. Sono queste le priorità emerse dal congresso nazionale della Cisl Scuola, che ha confermato la guida di Ivana Barbacci. 
Sul fronte del rinnovo, si riparte dagli impegni assunti dal ministro Valditara in questi giorni. Il ministro ha annunciato, infatti, di aver individuato le risorse per stabilizzare e rendere definitiva l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. In legge di Bilancio sono, inoltre, state stanziate le risorse per l'assicurazione sanitaria, che dal 2026 dovrà essere disponibile. “Ovviamente - ha spiegato Valditara - sarà poi il contratto a definire le prestazioni erogabili, ma anche questo è un passaggio significativo, importante, poter avere il rimborso di prestazioni sanitarie”.
Il ministro ha accennato anche a possibili altri interventi di welfare contrattuale: sostegno alle spese di trasporto, diarie per i viaggi di studio e buoni pasto.
“Prendo alla lettera e mi annoto le parole del ministro - ha sottolineato Ivana Barbacci nel suo intervento conclusivo al congresso -, perché deve sapere che sono particolarmente impegnative quando vengono pronunciate al congresso del sindacato con più iscritti nel settore scuola. Deve sapere che su quelle parole vigileremo ogni giorno per verificare che non rimangano tali ma si traducano in atti precisi e concreti”.
Anche la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, ha richiamato la necessità che la scuola sia messa in condizione di promuovere e costruire “alleanze educative vere, radicate nei territori”.
“Occorre difendere l'autonomia scolastica -  ha sottolineato ancora la leader cislina - riqualificando il ruolo degli organi collegiali, la massima espressione di partecipazione che la scuola italiana abbia sperimentato nell'arco di cinquant’anni. No a ogni deriva centralistica e burocratica, che mal si concilia oltre tutto con la proattività richiesta dalla velocità e complessità dei cambiamenti”. Un no deciso alla regionalizzazione del sistema scolastico: “Serve una scuola che non sia disarticolata in venti sistemi regionali, ma costituisca l'asse portante su cui costruire un progetto Paese unitario, condiviso e inclusivo”.
Non sono mancati nell'intervento della leader Cisl richiami alla necessità di un contratto “che ridia dignità e valore a chi lavora nella scuola attraverso riconoscimenti economici comparabili alla media europea e incentivi a chi opera nelle situazioni di maggior disagio”. Tra le priorità indicate da Fumarola anche una “più efficace conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per tutti i profili, docenti, personale ATA, dirigenti scolastici” e il superamento dell’annoso problema del precariato, attraverso un “sistema di reclutamento come chiede da tempo la federazione di categoria”.D’altronde, sul fronte degli organici i numeri parlano chiaro: gli insegnanti italiani hanno un’età media superiore ai 54 anni e sono tra i meno pagati d’Europa. Su 700mila docenti a tempo indeterminato, quasi 100mila sono precari. “Troppo complicato abilitarsi”, ha sottolineato Ivana Barbacci, anche perché i meccanismi cambiano “ad ogni Governo”. Per la Cisl scuola è cruciale rendere attrattiva la professione, passando per tre pilastri: modalità di reclutamento stabile, dignità retributiva e riduzione del numero di studenti per classe.
I temi sul tavolo sono molti ma è chiaro che il più urgente è il contratto. Barbacci ha ricordato in questi giorni che il rinnovo riguarda il triennio 2022/24, quindi di un triennio già scaduto ed “è un obiettivo prioritario”. La negoziazione delle prossime settimane, secondo la segretaria generale Cisl Scuola, sarà “complessa”, perché c’è del lavoro “da completare rispetto alla trattativa del contratto precedente”. “Ma c’è un tema che sta sopra ogni priorità - ha sottolineato Barbacci -: le risorse, abbiamo necessità di dare un segnale forte e chiaro alla categoria in termini di riconoscimento salariale”. 
Ilaria Storti

( 13 giugno 2025 )

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