"Io penso che sia un valore il fatto che la legge sulla partecipazione si possa applicare a tutte le aziende senza discriminazione di dimensioni, settori o natura giuridica. La partecipazione è un modello inclusivo che garantisce il massimo coinvolgimento del mondo produttivo, anche attraverso il supporto fondamentale degli enti bilaterali e dei fondi interprofessionali, soprattutto per le piccole e medie imprese che ovviamente per la dimensione che hanno fanno fatica a praticare in maniera diversa questo modello”. Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, concludendo i lavori del convegno nazionale promosso da Fim Cisl nazionale e Fim Cisl Torino Canavese dal titolo: “Contratto collettivo specifico di lavoro. Un modello di partecipazione articolata” che si è svolto al Sermig di Torino. L’incontro è servito a fare il punto sul modello di partecipazione all’interno del Contratto Specifico di Lavoro (CCSL) del Gruppo Stellantis, anche alla luce della recente legge sulla partecipazione nata su proposta di legge popolare voluta dalla Cisl. Alla tavola rotonda, introdotta dal segretario generale della Fim Cisl Torino-Canavese, Rocco Cutrì, e moderata dalla giornalista de Il Sole 24 Ore, Filomena Greco, sono intervenuti Ferdinando Uliano, segretario Generale Fim Cisl; Giuseppe Manca, responsabile delle Risorse Umane e Relazioni Industriali di Stellantis Italia; Vincenzo Retus, HR & IR Strategic Initiatives IVECO; Isabella Macrelli, responsabile Relazioni Industriali IVECO; Andrea Girotti, responsabile Relazioni Industriali di Ferrari e Cristina Cofacci, responsabile Relazioni Industriali EMEA CNH. “Praticare partecipazione - ha aggiunto Fumarola nel suo intervento conclusivo - significa elevare la qualità della vita all’interno del luogo di lavoro e i salari, radicare investimenti e occupazione, rilanciare la formazione, affrontare in modo adeguato la sfida sulle competenze e la possibilità di adattarsi velocemente ai cambiamenti attraverso il coinvolgimento attivo e soprattutto consapevole della forza lavoro, come è stato ricordato anche qui oggi”.
Era il 29 dicembre 2010, in piena era Marchionne, quando la Fim Cisl, insieme ad altre organizzazioni sindacali, tranne la Fiom, firmava con Fiat (che sarebbe diventata quattro anni dopo Fca) il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro. Si arrivava a quella firma dopo una trattativa molto difficile, in un clima di forte tensione non solo nelle fabbriche, ma in tutto il paese. In ballo c’erano investimenti importanti che avrebbero riaperto la prospettiva della costruzione di auto in Italia ed evitato soprattutto la chiusura di almeno due dei cinque stabilimenti italiani del gruppo. “Senza il metodo partecipativo - ha detto Giuseppe Manca, responsabile delle Risorse Umane e delle Relazioni Industriali di Stellantis in Italia, intervenendo al convegno Fim, nel corso del quale ha anche annunciato l’incontro del prossimo 20 ottobre a Torino tra l’ad di Stellantis Filosa e i sindacati - non ci sarebbero stati i risultati che abbiamo avuto in questi anni. Ad esempio, quello che è stato ottenuto con il rinnovo della parte economica, nel giugno di quest’anno, è il frutto degli sforzi fatti nel 2010 dalla vostra e dalle altre organizzazioni firmatarie. Attraverso il metodo partecipativo - ha aggiunto - i vostri sforzi sono stati in qualche modo ripagati, anche con invidia di coloro i quali di solito alla partecipazione non credono”. Per i segretari generali di Fim nazionale e Fim Torino, Ferdinando Uliano e Rocco Cutrì, entrambi intervenuti alla tavola rotonda al Sermig: “La partecipazione rappresenta, fin dall’inizio, una scelta fondamentale perseguita dalla Fim-Cisl e dalle altre organizzazioni sindacali all’interno del CCSL. Questo ci ha permesso di rafforzare il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e del sindacato stesso, con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori. Lo abbiamo fatto anche con l’ultimo rinnovo contrattuale, che ha garantito un incremento salariale per il prossimo biennio di oltre il 6,6%, pari in media a 135 euro mensili. La legge, fortemente voluta dalla Cisl, ha proprio l’obiettivo di sostenere e sviluppare la partecipazione nei contesti di lavoro”.
Rocco Zagaria