"Se il Mezzogiorno deve crescere, la Campania può e deve diventare davvero quel polo strategico per lo sviluppo nazionale che per posizione geografica, capitale umano e dimensione economica potrebbe essere. Anche le politiche attive devono diventare concretezza e non retorica, perché la dispersione dei giovani, la precarietà strutturale, l’assenza di opportunità sono la prima emergenza sociale del Mezzogiorno”. Daniela Fumarola, leader nazionale a Napoli per il Consiglio generale della Cisl chiude l’assemblea e ribadisce l’importanza del confronto con le istituzioni. “ Ci sono questioni irrisolte che rischiano di acuirsi nel momento in cui il piano nazionale di ripresa e resilienza finirà il prossimo anno ed allora se non si mette in campo una strategia per far crescere il Paese, per stabilizzare l’occupazione, ma anche nuove politiche industriali, rischiamo di ritornare indietro. Al Sud ha funzionato bene la Zes, siamo contenti che nella manovra un’altra nostra richiesta è stata accolta, ovvero quella di sostenere ancora di più la Zez perché ha prodotto dei risultati importanti.Bisogna avere una visione, un’idea di Paese, non limitarsi all’oggi, al contingente. È per queste ragioni – afferma - che noi insistiamo sulla necessità di stringere un grande Patto della Responsabilità partendo dal lavoro, dalla sua sicurezza, qualità e stabilità. Occorre mettere intorno allo stesso tavolo istituzioni, sindacato, imprese e territori, chiedendo a ciascuno di assumersi la propria parte senza cercare scorciatoie, rifugiarsi nello scontro rituale, tornare ad ideologie che non parlano più alla vita reale delle persone”. Sprona i dirigenti, operatori e delegati a continuare “nella nostra concretezza e quindi diremo cosa non va bene nella manovra, cosa ci piace e che cosa bisogna fare dal 2026 in avanti. Servono continuità, chiarezza e volontà politica: lo diremo forte e chiaro, sabato 13 a Roma nella nostra manifestazione. All’Italia serve un nuovo clima sociale, un orizzonte comune, una nuova responsabilità condivisa che sostituisca lo scontro permanente con la cooperazione consapevole. Manifestazione che sarà l’epilogo della grande campagna di mobilitazione “Il Cammino della Responsabilità”, alla quale prenderà parte una significativa rappresentanza di cislini campani e nella quale “chiederemo una Finanziaria più equa, sostenibile e capace di rispondere ai bisogni reali di lavoratori, pensionati e famiglie. Una manovra da migliorare a partire dal rifinanziamento della legge sulla partecipazione, che rafforzi il dialogo sociale e metta al centro il valore del lavoro e della coesione. Continuiamo sulla strada dell'autonomia che è quella che continueremo a percorrere”. Una strada e un confronto chiesto anche da Mattia Pirulli, reggente della Cisl Campania ad apertura dei lavori che ribadisce e rilancia al neo eletto Presidente della Regione Roberto Fico la disponibilità al dialogo con la futura giunta regionale sulla base del Manifesto presentato in campagna elettorale ai candidati Presidenti di Regione, a partire dall’emergenza sanità e quella abitativa che riguarda non solo le famiglie, ma i giovani. “Arriviamo da una giunta che a fasi alterne ha aperto tavoli di confronto con le organizzazioni sindacali mentre c'è la necessità che siano strutturali su temi che per noi sono prioritari a cominciare da quello della povertà anche considerando il recente rapporto della Caritas. Una povertà a cui dobbiamo rispondere provando a costruire risposte nel mondo del lavoro, a cominciare dal rilancio dei temi industriali e dell'automotive. Poi c'è il grande tema della sanità. Guardiamo con attenzione alla composizione della giunta regionale. Speriamo che ci sia un Assessorato alla sanità, se non sarà così, non ce ne faremo un problema. L'esperienza ci insegna che bisogna dedicarsi a tempo pieno sul tema della sanità, se si vuole dare delle risposte. Ripeto, per noi è fondamentale – ha concluso - il dialogo sociale, perché se non abbiamo spazi di confronto non abbiamo spazi per poter fare le nostre proposte che nascono dall'esperienza sul territorio, da quella nei luoghi di lavoro e del territorio che viviamo quotidianamente".
Raffaella Cetta

