Lunedì 1 settembre 2025, ore 20:53

Sindacati

Inps e Inail, riforma della governance non più rinviabile

di Giampiero Guadagni

La riforma della governance dell’Inps e dell'Inail ”non è più rinviabile, sono ormai nove anni che questi importanti istituti sono gestiti da un uomo solo al comando”. Così il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, durante un'audizione in commissione Lavoro della Camera, specificando che la situazione dell'Inps ”soprattutto dopo la bocciatura del bilancio consuntivo da parte del Civ è diventata insostenibile”. Quella proposta dalla Uil per i due enti è una governance ”realmente duale con un organo di gestione e un Civ con rinnovati ed esigibili poteri di indirizzo, verifica e controllo a cominciare dall'approvazione in via esclusiva del bilancio dell'istituto”.

L'urgenza di affrontare il tema della riforma della governance Inps e Inail è stata sottolineata anche dal segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, che ha auspicato ”l’approvazione di una norma nuova entro la fine di questa legislatura” evidenziando che sull'Inps ”ci sono difficoltà che vanno anche al di là della governance, come i problemi di carattere gestionale, il decadimento della qualità del servizio e del rapporto con i patronati”.

La complessità delle dimensioni e delle funzioni oggi attribuite all'Inps, soprattutto dopo le incorporazioni con gli altri enti previdenziali, ”richiedono un'urgente e stabile modifica del sistema di governance dell'Istituto, in quanto non è più concepibile che la gestione sia affidata alla direzione di un uomo solo come presidente, assistito dal solo direttore generale, senza una reale capacità di incidere da parte della rappresentanza economica e sociale”, si legge in una nota diffusa dall'Ugl in occasione dell'audizione.

La Cisl, con Valeria Picchio del dipartimento democrazia economica, chiede infine per Inps e Inail una governance ”maggiormente ispirata a un modello di gestione partecipato”, in cui tutti i soggetti rappresentativi dell'interesse generale e degli interessi collettivi dei lavoratori e delle imprese ”possano avere voce in capitolo e influenza nelle diverse fasi della vita dell'istituto”.

( 20 giugno 2017 )

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