Nove anni dopo il sisma del 24 agosto 2016, Amatrice resta ancora un mosaico incompleto. Sul fronte privato i numeri parlano di 610 cantieri attivi, 765 pratiche decretate e 215 ancora in istruttoria, con 120 appartamenti già riconsegnati. Diversa la situazione delle opere pubbliche, con 2 edifici ultimati e 7 in costruzione. Per quanto riguarda l’emergenza abitativa, delle 537 soluzioni abitative di emergenza (SAE) realizzate, 456 sono ancora occupate e 81 risultano vuote. Qualche passo avanti arriva dal fronte scolastico e sanitario: sono partiti i lavori per l’istituto alberghiero, dopo una variante al progetto iniziale, mentre entro il 2026 il nuovo ospedale “Francesco Grifoni” dovrebbe restituire alla comunità un nuovo presidio sanitario. La ricostruzione dunque prosegue con un cambio di passo soprattutto nella ricostruzione privata. Per il segretario generale della Filca Cisl Lazio, Francesco Agostini “l’avanzamento dei lavori di ricostruzione tra lavori pubblici e privati è circa al 40%. La ricostruzione privata ha registrato un aumento delle domande di contributo (ad ottobre 2024 sono stati erogati 168,5 milioni di euro). Amatrice è tra i comuni con il maggior numero di richieste, nel Lazio la ricostruzione privata ha registrato un aumento del 22%. La nuova spinta è di fatti dovuta anche al mantenimento nell’area cratere del superbonus 110% e dalla zona franca urbana. L’applicazione del superbonus in queste aree ha permesso a migliaia di famiglie di ricostruire le proprie abitazioni, spesso migliorandone la qualità sismica ed energetica. Per quanto riguarda la situazione delle opere pubbliche, i lavori riguardano soprattutto infrastrutture stradali”. Un problema più volte sollevato dalla Filca Cisl è la mancanza di alloggi. “Il numero di domande per alloggi temporanei” dichiara Agostini “supera di gran lunga quella che è la disponibilità del territorio. Sotto il profilo strettamente legato ai lavoratori che operano nei cantieri dobbiamo segnalare che con l’aumento dei cantieri si registrano casi di lavoratori non in regola ed assunti con contratti diversi da quello edile. Infatti, nonostante i vari protocolli adottati in queste aree, non ultimo il protocollo del supercantiere di Amatrice, continuano ad emergere gravi irregolarità nel rispetto delle normative. Inoltre aspettiamo la piena attuazione del badge di cantiere, associato al settimanale di cantiere che permetterà di integrare informazioni utili in tema di sicurezza, permettendo di sapere quali sono le maestranze che saranno impegnate in cantiere ed il contratto di lavoro applicato, evitando quel dumping contrattuale che danneggia i lavoratori e la parte sana dell’imprenditoria edile”. La Filca Cisl del Lazio, insieme alle altre organizzazioni sindacali, alla Prefettura, la Regione Lazio e l’Ufficio della Ricostruzione sta lavorando per affrontare tutte queste criticità attraverso specifici protocolli ed accordi con l’obiettivo di assicurare legalità, sicurezza e condizioni di lavoro dignitose.
Donato Tempesta