"Finmeccanica sta disattendendo l'accordo siglato nel mese di settembre dello scorso anno, i 140 ex AnsaldoBreda di Carini, infatti, non sono stati ancora avviati a lavoro e questo doveva avvenire già dal mese di gennaio di quest'anno. Vogliamo chiarezza sul loro futuro". La denuncia arriva da Ludovico Guercio, segretario Fim Cisl Palermo Trapani, e Giancarlo Campagna, Rsu Fim Cisl. Stamani un gruppo di lavoratori si è riunito in assemblea nell'ex stabilimento del palermitano. "Finora l'unico passo in avanti - dicono dalla Fim Cisl - sono stati i corsi di formazione per le prime 105 unità, terminati a febbraio.
L'accordo del 23 settembre del 2015 prevedeva, invece, all'inizio di quest'anno il passaggio di 105 lavoratori a Rfi e Trenitalia e i restanti 40 negli altri siti Finmeccanica del palermitano, dopo che lo stabilimento di Carini era rimasto fuori dalla vendita al gruppo Hitachi a differenza di Napoli, Pistoia e Reggio Calabria".
Nel dettaglio, secondo l'accordo, 65 lavoratori dovevano transitare a Rfi per la manutenzione dei treni nel sito di Carini che doveva essere ceduto gratuitamente. Altri 40 a Trenitalia sempre per le stesse attività e i restanti in altri siti Finmeccanica operanti su territorio della provincia palermitana. "Gli operai vengono retribuiti ma restano a casa perché non avviati a lavoro, non ne comprendiamo il motivo, vogliamo chiarimenti dall'azienda - concludono Guercio e Campagna -. Bisogna non disperdere queste professionalità e rilanciare il settore della manutenzione treni". La Fim Cisl chiederà a Fiom e Uilm di inviare una richiesta unitaria di incontro al Mise alla presenza di Ferrovie dello Stato e Finmeccanica.