Altri sei mesi di ossigeno e di vita assicurati all’Eurallumina con 9,6 milioni di euro dal Comitato di Sicurezza Finanziaria (CSF). Le azioni della proprietà russa di Rusal continuano a restare bloccate, per effetto delle sanzioni per l'aggressione di Mosca all'Ucraina, ma il CSF, in attesa di decidere il destino delle risorse della multinazionale proprietaria dello stabilimento di Portovesme, ha dato il via libera alla continuità produttiva. In pratica si può andare avanti al minimo, che comunque richiede una spesa di 2 milioni/mese, che Eurallumina aveva deciso di sospendere dopo il 31 dicembre. “Un risultato per nulla scontato, raggiunto dopo diversi confronti nelle ultime settimane, anche informali, con azienda, Demanio e organizzazioni sindacali per individuare una via d’uscita dall’attuale situazione”, ha dichiarato ieri il ministro del Mimit, Adolfo Urso, al tavolo sulla vertenza da lui coordinato insieme con la ministra del Lavoro, Marina Calderone. “Un passo avanti significativo, che ci consente di lavorare nei prossimi mesi per dare una soluzione definitiva e strutturale”. “È un risultato importante, quello annunciato dal ministro Urso. La mia presenza a Portovesme lo scorso 28 novembre non è stata simbolica, ma ha portato risultati concreti. Restiamo accanto ai lavoratori e ai territori”, ha affermato la ministra Calderone. Il Mimit e il ministero del Lavoro hanno confermato la piena disponibilità a proseguire il lavoro congiunto con tutte le parti coinvolte per arrivare, nel più breve tempo possibile, a una soluzione stabile e strutturale che tuteli l’occupazione, garantisca la continuità produttiva e sostenga lo sviluppo del territorio. La pratica di “salvataggio” dovrebbe procedere spedita. Il Demanio ha già presentato al ministero dell'Economia e delle Finanze l'istanza per la copertura finanziaria, il Mef ha manifestato un orientamento positivo, le risorse saranno riconosciute nella legge di bilancio. Il pericolo scampato tranquillizza, almeno per adesso, i sindacati presenti all’incontro con larghe rappresentanze, accompagnate da una cinquantina di lavoratori arrivati dall’isola per sostenere, all’esterno del Mimit, le segreterie territoriali e regionali di Cgil, Cisl, Uil e Filctem, Femca, Uiltec della Sardegna. “È positivo l’impegno dei Ministeri preposti di dare continuità occupazionale e ambientale per i prossimi sei mesi ad Eurallumina attraverso i fondi messi a disposizione di quasi 10 milioni di euro .È importante - hanno detto i sindacalisti - che questo tempo non trascorra senza che si risolva il problema dello scongelamento delle azioni di Rusal. Perché solo attraverso questo si potrà determinare la ripresa della produzione e lo sviluppo di Eurallumina attraverso gli impegni che la stessa Rusal ha avanzato per i nuovi investimenti industriali. È necessario per il futuro del Sulcis e di Eurallumina”. Ieri mattina assemblea dei lavoratori ai cancelli d‘ingresso dello stabilimento. “Abbiamo spiegato i risultati registrati al ministero. Siamo cautamente soddisfatti - dice Nino D’Orso segretario generale regionale aggiunto Femca Cisl - perché si è evitata la chiusura e la messa in libertà dei lavoratori. In questi mesi si dovranno costruire le condizioni per far ripartire lo stabilimento e gli investimenti annunciati. L’azienda ha confermato questa sua volontà. Da oggi faremo partire le interlocuzioni con l’Assessorato del lavoro per ottenere la proroga della cig che scade il prossimo 31 dicembre". “Siamo consapevoli del fatto che quello odierno è un passaggio importante ma non conclusivo, e pertanto avremo ancora da lavorare nei prossimi mesi per portare a casa il risultato definitivo. Tuttavia - ha sottolineato l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani, presente a Roma - sia la firma del Dpcm, che consentirà l’arrivo del metano nell’Isola, sia la disponibilità del Governo a favorire nella fase transitoria la continuità gestionale del compendio industriale, sono elementi che ci fanno ben sperare nello svincolo degli asset e nella possibilità che l’intrapresa possa avere i suoi sviluppi”. L’assessore ha ribadito l’annoso tema dei costi dell’energia: “Come Regione Sardegna possiamo fare ben poco da questo punto di vista, e confidiamo pertanto in un intervento di carattere normativo da parte del Governo che possa favorire non solo la ripartenza di Eurallumina ma anche la risoluzione delle altre crisi industriali, altrimenti le aziende che hanno sede nel nostro territorio non saranno mai competitive sul mercato. Un problema atavico non certo imputabile solo a questo Governo. È giunto il momento di affrontarlo in termini strutturali nel suo complesso, e non solo occasionali legati alle singole vertenze”.
Mario Girau

( 11 dicembre 2025 )