Mercoledì 10 settembre 2025, ore 23:11

Industria

Ex Ilva: occupazione e produzione green

La sfida del rilancio dell’ex Ilva entra in una nuova fase. Dopo mesi di incertezze, i commissari straordinari hanno riaperto il bando per la cessione del gruppo siderurgico. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte vincolanti è il 15 settembre, ma nessuna proposta sarebbe stata ancora formalizzata. In campo ci sono: Baku Steel (con cui era stata avviata una trattativa riservata), Jindal e Bedrock, già protagonisti della precedente procedura. A loro potrebbero affiancarsi soggetti interessati ad acquisire singole parti del gruppo, come Marcegaglia, Eusider e Sideralba. Il governo punta a una cessione unitaria, ritenuta l’unica garanzia per rilanciare davvero la produzione e salvaguardare i posti di lavoro. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha rivelato contatti con un ulteriore player internazionale, il cui nome al momento resta riservato. Nel frattempo, è stato costruito un nuovo quadro normativo per vincolare l’acquirente alla decarbonizzazione dell’impianto. L’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), approvata il 17 luglio, consente la produzione con altiforni a carbone per raggiungere i 6 milioni di tonnellate/anno, soglia minima di sostenibilità economica, fino a un massimo di 12 anni. Poi il passaggio graduale ai forni elettrici. Resta da decidere dove sorgeranno gli impianti Dri per produrre il preridotto necessario ad alimentarli e dove approderà la nave rigassificatrice, nodo che sarà affrontato solo dopo l’arrivo di un acquirente. Il percorso è tracciato dalla pre-intesa firmata tra governo ed enti locali. Chi compra dovrà rispettare oltre 470 prescrizioni ambientali, garantire la continuità produttiva e presentare un piano occupazionale concreto. Intanto, sul piano occupazionale, è stata chiesta un’estensione della cigs a 4.050 lavoratori (3.500 a Taranto), e il Ministero del Lavoro ha rinviato l’incontro al 10 settembre. Ma il clima resta teso. Per questo, i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno organizzato una giornata di incontri con i gruppi parlamentari con l’obiettivo di porre le richieste e le priorità sindacali ora che si va verso tre snodi importanti: la presentazione delle offerte vincolanti da parte dei potenziali acquirenti; la definizione dell’intesa tra ministero delle Imprese, Regione Puglia ed enti locali di Taranto dopo il primo accordo del 12 agosto; la localizzazione del polo del Dri, gli impianti di preridotto che serviranno ai forni elettrici. Agli incontri hanno aderito Lega, Fratelli d’Italia, Pd, Alleanza Verdi e Sinistra, Noi Moderati e Italia Viva. “Il primo obiettivo - dichiara Valerio D’Alò, segretario nazionale Fim Cisl - è trasferire a tutta la politica, maggioranza e opposizione, che il tema 'lavoro' non è secondario solo perché i lavoratori hanno tenuto comportamenti meno invasivi di chi ha urlato le proprie ragioni. Il mondo del lavoro, fatto da migliaia di addetti, chiede che il destino produttivo non sia ostaggio di interessi di bottega che rappresentano i pochi”. E continua: “Stiamo cercando di coinvolgere sul senso dell’unità necessaria, affinché un’occasione unica come questa, cioè avere occupazione pulita sugli impianti che saranno realizzati e una produzione di acciaio green, non sia sprecata sulla logica del populismo e del consenso. Con senso di responsabilità di tutti - prosegue D’Alò - potremmo rendere a Taranto il riscatto che deve avere dopo anni di sacrifici. La politica tutta speriamo colga con noi l’importanza del momento della responsabilità, che forse potrà sembrare scomodo nell’immediato, ma certamente darà risposte nell’esecuzione del progetto di decarbonizzazione”. Per Rocco Palombella, leader della Uilm “non è accettabile che a Taranto regni ancora l’incertezza. I lavoratori restano appesi a richieste di cassa integrazione che rischiano di allargarsi ulteriormente. È arrivato il momento che Governo e istituzioni scelgano di tutelare davvero l’industria e l’occupazione italiana perché non possiamo più permetterci perdite di tempo e promesse senza seguito”.

Sara Martano

( 29 agosto 2025 )

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