Sembra tornare un po’ di speranza nella lunga, complessa vertenza che interessa l’azienda Natuzzi di Santeramo in Colle, in provincia di Bari. Nei giorni scorsi, nel corso di un incontro al ministero del Lavoro con i vertici dell’azienda, è stato chiesto alla Natuzzi di sottoscrivere un nuovo accordo quadro, dopo quello già firmato tre anni fa. Il nuovo accordo serve ad accompagnare il piano industriale ed evitare esuberi su una platea di lavoratori pari a 1787 unità. La proposta comprende nuova cassa integrazione straordinaria per un massimo di 936 lavoratori, contratti di solidarietà per contenere gli impatti occupazionali, incentivi all’esodo volontario e percorsi di riqualificazione professionale. I 936 lavoratori interessati da questa eventuale proroga sono impegnati in 3 stabilimenti del Gruppo: 255 a Santeramo in Colle, 277 a Matera, 404 a Laterza, in provincia di Taranto. Inoltre il ministero del Lavoro ha annunciato l’imminente convocazione delle parti sociali. Due novità che portano i sindacati a esprimere un moderato ottimismo sul prosieguo della vertenza: “Siamo soddisfatti sia per l’esito dell’incontro che per l’annuncio della convocazione”, scrivono in un comunicato stampa congiunto Feneal, Filca, Fillea e Filcams, Fisascat, Uiltucs. “Riteniamo però - proseguono le 6 sigle di Cgil, Cisl, Uil - che sia necessaria una cabina di regia al Mimit, il ministero delle imprese e del made in Italy, con tutte le parti coinvolte, per rilanciare definitivamente l’azienda e scongiurare decisioni che avrebbero ripercussioni dannosissime sui livelli occupazionali. Nella riunione svolta con l’azienda - prosegue la nota delle organizzazioni sindacali - lo stesso ministero si è reso disponibile a prorogare gli ammortizzatori sociali prevedendone l’utilizzo per le aziende strategicamente rilevanti sul piano nazionale, e a trovare una soluzione che permetta di unificare l’intera platea delle lavoratrici e dei lavoratori della Natuzzi sotto un unico ammortizzatore, così come abbiamo più volte richiesto. In questo modo sarà possibile l’accompagnamento di una parte del personale prossimo alla pensione. Riteniamo quindi soddisfacenti queste prime risposte - proseguono - che almeno per il momento mettono in sicurezza centinaia di posti di lavoro, e restiamo in attesa della convocazione. Sul tavolo, però, rimane la richiesta forte di una Cabina di Regia presso il Mimit con tutte le parti coinvolte, che serva a rimettere al centro il piano industriale dell’azienda e a rilanciare la Natuzzi. L’obiettivo resta quello di uscire definitivamente da un percorso di ammortizzatori sociali e ridare speranza e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori che da troppi anni convivono in una situazione di incertezza e di salario ridotto”, concludono Feneal, Filca, Fillea, Filcams, Fisascat, Uiltucs.
Vanni Petrelli






 
          
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