Siglato l’accordo per la cessione dello stabilimento veneto della Safilo di Longarone, nel Bellunese. La storica fabbrica di occhiali, che impiega 446 dipendenti, sarà ceduta a Thèlios e a Innovatek, le due società che hanno manifestato interesse all’acquisizione del ramo d’azienda del colosso dell’occhialeria controllato dal fondo olandese Hal Investments, che nei mesi scorsi aveva annunciato la volontà di dismettere lo stabilimento produttivo di Longarone, definendolo “non strategico”. Dopo una delicata e complessiva trattativa, Femca Cisl e Uiltec Uil territoriali hanno firmato un accordo-quadro innovativo la cui ipotesi era stata accolta positivamente dal referendum in fabbrica (83% di consensi) e che prevede che Safilo reintegri la cassa integrazione per garantire ai lavoratori il 100% della retribuzione originaria fino al momento del riassorbimento delle maestranze nelle nuove aziende, ma anche la possibilità di usufruire di incentivi all'esodo volontario pari a quattro mensilità, fino ad un numero massimo di 50 addetti. 
I lavoratori dovranno essere del tutto assorbiti entro il 2025, secondo un programma che prevede i primi ingressi delle maestranze nel mese di ottobre. Thèlios, che si è impegnata ad assorbire 250 dipendenti, acquisirà la parte di lavorazioni della galvanica, pregalvanica e verniciatura, collocate in un’area dello storico capannone Safilo, nota come Longarone 1. I lavoratori alla firma del passaggio da una società all’altra riceveranno 1.500 euro, verranno mantenuti livelli e salario maturati in Safilo, per quelli che non saranno chiamati a lavorare subito ci sarà la cassa integrazione anticipata da Thèlios e l’integrazione al 100% in riferimento alla propria retribuzione fino a quando non si tornerà al lavoro. 
Innovatek, realtà nata pochi mesi fa su iniziativa dell’imprenditore friulano Carlo Fulchir, ha messo invece gli occhi su un secondo spazio della fabbrica per sviluppare l’attività di finissaggio con le rimanenti maestranze specializzate. 208 i lavoratori che passeranno a questa nuova società, con 2.500 di bonus alla firma. Anche in questo caso, livelli e salari verranno mantenuti ed è prevista la cassa integrazione al 100% dello stipendio. 50 i posti disponibili per uscite volontarie, con priorità per chi va verso la pensione.
“Quello firmato - dice Stefano Zanon, segretario generale della Femca Cisl del Veneto - è un accordo-quadro che contiene tutte le tutele necessarie per traghettare intanto i primi due anni di transizione, durante i quali avremo modo di vigilare sul rispetto degli accordi presi, anche grazie all’impegno di monitoraggio che noi abbiamo chiesto alla Regione e la stessa ci ha assicurato”. “L’accordo è un punto di partenza, non di arrivo - aggiunge il segretario Femca Belluno Treviso Gianni Boato -, ora è necessario lavorare duramente per lo sviluppo dei due progetti industriali”. “Rimane l’amarezza - sottolinea Andrea Umattino, Rsu Safilo - per un’azienda storica che chiude e lascia il territorio e la comunità longaronese. La vertenza è stata lunga e difficile, ma alla fine la soddisfazione e il consenso dalla maggioranza dei lavoratori sono arrivati. L’integrazione dello stipendio al 100% per due anni è un risultato davvero importante. Le preoccupazioni sono rimaste per la parte di lavoratori che andrà in Innovatek, una realtà nuova e con un piano industriale molto ambizioso, rispetto al quale ci rassicura l’impegno della Regione a sorvegliare l’intero percorso”. 
Federica Baretti
 

( 6 settembre 2023 )