Continua il ricorso agli ammortizzatori sociali nel polo produttivo Stellantis di Mirafiori: da oggi e fino alla fine dell’anno scattano i contratti di solidarietà alla Carrozzeria sulla linea della 500 Bev e sulla linea Maserati, alle Presse, alla Costruzione Stampi, al Mould Shop di Grugliasco e San Benigno Canavese. Sono interessati complessivamente 2.297 lavoratori (2.043 operai e 254 tra impiegati e quadri). I sindacati dei metalmeccanici definiscono 'difensivi' i contratti di solidarietà. “La riduzione dell’orario di lavoro - spiegano - sarà su base mensile, la percentuale massima dei lavoratori coinvolti sarà complessivamente pari all’80% come media del personale interessato e la percentuale di riduzione dell’orario di lavoro complessiva per ciascun lavoratore non potrà essere superiore al 90% nell’intero periodo per il quale il contratto di solidarietà è stipulato”. Le federazioni dei metalmeccanici hanno concordato la possibilità di sfruttare il meccanismo dei cosiddetti 'prestiti', distacchi e trasferimenti di personale interessato dai contratti di solidarietà presso altre unità di Stellantis Europe o altre società del gruppo Stellantis, da esaminare con le Rsa. L’azienda ha accettato di anticipare il trattamento di integrazione salariale ai lavoratori. “Pur in un quadro con aspettative future più rosee grazie alla ormai prossima produzione della 500 ibrida - commentano Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri Fiat - permane una situazione complicata per la realtà produttiva metalmeccanica torinese e in particolare per i lavoratori Stellantis, a cui, ancora una volta dopo anni di difficoltà (si contano ormai circa 18 anni di applicazione di cassa integrazione), vengono chiesti sacrifici economici a causa della mancanza di produzione. In attesa dell’imminente arrivo del modello ibrido applicato alla 500, sappiamo che questo momento difficile durerà ancora alcuni mesi: chiediamo pertanto l’assegnazione di un nuovo modello da affiancare alla 500 a Mirafiori, per garantire un futuro più sereno nei prossimi anni a tutti i lavoratori di Stellantis e dell’ormai stremato indotto dell’area torinese”. Per Rocco Cutrì, segretario generale Fim Cisl Torino e Canavese e Igor Albera segretario e responsabile settore Automotive: “È la conferma della continuazione del momento difficile per il polo torinese di Stellantis che sta aspettando di avviare le produzioni del nuovo modello 500 Hybrid, al momento unica risorsa di prospettiva. Anche quest’ultima parte del 2025 si presenta complicata e va a completare un altro anno segnato da molte ombre e poche luci. Continuiamo a considerare fondamentale la costruzione di un progetto industriale concreto e condiviso sul settore automotive e sull’industria metalmeccanica piemontese, asse portante dell’economia locale e non solo”. A non sorridere sono anche le vendite di Stellantis a livello europeo. A luglio il gruppo ha venduto in Europa 151.391 auto, l’1,1% in meno dello stesso mese del 2024. La quota di mercato è scesa dal 14,9% al 13,9%. Nei sette mesi le immatricolazioni del gruppo sono state 1.192.746, in calo dell’8,1%, con la quota che scende dal 16,4 al 15,1%. Per il segretario generale della Cisl Torino-Canavese, Giuseppe Filippone “Torino è in una fase di metamorfosi e dobbiamo capire su quali nuovi filoni bisogna lavorare, in alternativa all’auto. È il momento di riprendere il discorso accennato con il sindaco di Torino: un Patto per il Lavoro per capire dove andare a puntare i fari e rispondere a questa crisi che sta patendo il territorio, in modo particolare nel settore dell’automotive”.
Rocco Zagaria