Ora i lavoratori Teleperformance temono davvero per il loro futuro. Non è bastata, infatti, la maratona di quasi 17 ore di trattativa al tavolo convocato dal ministero del Lavoro per raggiungere un’intesa che scongiuri la chiusura dei call center di Taranto e di via di Priscilla a Roma, che fanno capo alla multinazionale francese. Una fumata nera che coincide con un salto all’indietro perchè si è tornati alla situazione che precedeva l'intesa siglata nel gennaio 2013 e scaduta il 30 giugno scorso. Sfumata anche l’ipotesi di un accordo sulla solidarietà con alcune misure di flessibilità. Un’ultima spiaggia sulla quale, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, non si è riusciti a trovare la quadra.
Entro tre mesi Teleperformance dovrà decidere se procedere alla societarizzazione, cioè collocare sul mercato le sedi che non stanno garantendo profitto. Il confronto dovrebbe riprendere già in settimana, ma i sindacati temono fortemente per il futuro occupazionale dei lavoratori.
Il clima, insomma, rischia di incendiarsi ulteriormente. I sindacati hanno fatto sapere che ribatteranno colpo su colpo a eventuali prevaricazioni aziendali. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, specificamente sollecitato ad intervenire sulla questione, ha detto che ci sarà una presa di posizione formale della Regione Puglia.