Come spesso accade di fronte alle tragedie di profughi che tentano di entrare in Europa con ogni mezzo ed espediente, "stiamo assistendo in queste ore ad esternazioni di sgomento per le vite che si spezzano e non chiare proposte di soluzione per gestire al meglio l’emergenza in atto". Così Liliana Ocmin, responsabile immigrati donne giovani della Cisl dopo l’ennesima tragedia: decine di migranti sono stati trovati morti in un tir in Austria. Osserva Ocmin: "Pare che la madre di tutte le soluzioni stia, pur richiamando alla necessaria governance europea del fenomeno, nell’istituire immediatamente centri di identificazione ed accoglienza dei rifugiati sui confini dell’Unione per permettere il trasferimento in sicurezza degli stessi nei 28 stati membri. Come Cisl siamo convinti che questo sia un falso problema, o quantomeno uno scaricare responsabilità solo su alcuni paesi, ovviamente quelli di confine. Se invece vogliamo che la governance abbia veramente carattere europeo allora occorre nell’immediato un incontro dei vertici europei per dare una sterzata decisiva alla politica dell’Unione rispetto all’emergenza sempre più inarrestabile dei profughi. In primis, occorre sospendere subito Dublino e poi superarlo definitivamente, altrimenti si rischia la perdita di credibilità delle istituzioni europee che chiedono solidarietà a tutti ma lasciano poi libera scelta ai singoli obbligando però quelli di confine come l’Italia a sovraccaricarsi di responsabilità e solidarietà al limite del sostenibile. Le vicende di questi giorni, compresi i morti, tra cui anche bambini, la categoria più vulnerabile insieme alle donne, ci insegnano che nessuno può fare da solo e che il problema di migliaia di africani riguarda tutti. Come Cisl, dall’Europa ci aspettiamo finalmente un colpo d’ala che porti concretamente a soluzione questo dramma infinito, altrimenti continueremo a provare sgomento ed orrore anche nei giorni a venire. In questi casi la determinazione e la celerità nelle decisioni sono fondamentali e soprattutto "vitali".