Martedì 30 aprile 2024, ore 9:11

Lavoro 

Fermare la strage 

Non c’è più tempo. ”Non siamo disponibili ad attendere oltre, continuando a contare lavoratori e studenti morti sul lavoro o durante un’esperienza formativa in azienda. Occorre intervenire subito con provvedimenti in grado di fermare la strage”. Per questo Cgil, Cisl e Uil, dal prossimo 21 febbraio, daranno il via ad una settimana di iniziative. Lo hanno annunciato i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri. A partire da lunedì prossimo, dunque, ”saranno organizzate iniziative ed assemblee nei luoghi di lavoro”. I delegati sindacali, spiegano Landini, Sbarra e Bombardieri, ”dialogheranno con i lavoratori e le lavoratrici, stagisti, tirocinanti e ragazzi e ragazze che svolgono percorsi di apprendimento scuola/lavoro sul tema della sicurezza e sul diritto a vedere garantita l’incolumità di chi opera, come dipendente o studente impegnato in un percorso formativo di vario tipo, all’interno di un'azienda, un cantiere o qualsivoglia luogo di lavoro”.
Aggiungono i leader sindacali: ”È necessario, e le morti di Lorenzo e Giuseppe a distanza di pochi giorni lo hanno drammaticamente confermato, potenziare e migliorare i controlli e garantire una formazione specifica, agli studenti, ai tutor e ai dipendenti già presenti in azienda con linee guida condivise su come operare in queste situazioni”. Inoltre, per Cgil, Cisl e Uil ”non è accettabile che la presenza di studenti venga considerata al pari di lavoro subordinato vero e proprio”. Ministeri competenti ed Enti locali ”si facciano immediatamente carico di questa situazione insostenibile. Imprese, organi di vigilanza e associazioni di categoria si assumano le proprie responsabilità”. Insomma, , concludono Landini, Sbarra e Bombardieri, ”è il momento di risposte certe sul tema degli infortuni sul luogo di lavoro e in itinere. Chiunque esca la mattina dalla propria casa per andare a lavorare o per un’esperienza formativa prevista dal proprio percorso di studi, deve avere la certezza di tornarvi la sera”.
Secondo gli ultimi dati Inail disponibili, aggiornati a dicembre 2021, le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e novembre 2021 sono state 502.458 (+2,1% rispetto allo stesso periodo del 2020), 1.116 delle quali con esito mortale.
Commentando la tragica morte del giovanissimo Giuseppe Lenoci, allievo di un percorso di formazione, il segretario generale della Cisl Sbarra aveva affermato che ”la integrale applicazione di ogni norma e prescrizione sulla sicurezza e una serrata vigilanza su questi temi da parte delle istituzioni, devono caratterizzare in modo inderogabile anche tutte le esperienze di alternanza e del duale. Al contempo i percorsi di apprendimento basato sul lavoro, in particolare nella istruzione e formazione professionale, devono essere ulteriormente qualificati e valorizzati, dando ai ragazzi l'opportunità di adempiere al diritto-dovere di istruirsi e formarsi secondo le proprie capacità e i propri talenti”.
Giampiero Guadagni

( 16 febbraio 2022 )

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