Giovedì 18 aprile 2024, ore 15:27

Un mese dal crollo del ponte

Genova, una ferita aperta per tutti gli italiani

Stamane, alle 11.36, ora del crollo del ponte Morandi, Genova si è riversata nelle strade, in silenzio, con il suono delle campane in tutta la città. I cittadini hanno voluto così ricordare la tragedia di un mese fa.

Un crollo, quello del ponte, che non ha lasciato nessuno indifferente e che oggi, più di ogni altro giorno, la città non vuole dimenticare.

Nel pomeriggio, alle 17.30, l'appuntamento è in piazza Ferrari "per ritrovare la speranza nel futuro", si legge nei cartelli affissi per le strade. Oltre al ricordo delle vittime, la comunità non vuole spegnere i riflettori su una situazione che riguarda la quotidianità di tutti e la viabilità della città e delle zone limitrofe. Tra le difficoltà da affrontare anche il ritorno sui banchi di scuola.

In un tweet, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan che, da genovese, non ha voluto far mancare il suo supporto alla città, parla di “tragedia immane” e di “una ferita ed un dolore profondo per tutti gli italiani”. Ma - avverte - “i ritardi del Governo sono incomprensibili. Basta con le polemiche e le divisioni. Bisogna dare il via alla ricostruzione del ponte, una casa agli sfollati ed una prospettiva di sviluppo alla città ed alla regione".

Tante le ripercussioni di questa tragedia per la quale la Procura di Genova ha aperto una inchiesta per omicidio plurimo colposo, disastro colposo e attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, iscrivendo nel registro degli indagati 20 persone che sarebbero coinvolte a vario titolo nell'incidente del ponte, tra cui i vertici di Autostrade Spa e dirigenti tecnici e ministeriali. Ma anche docenti universitari e ingegneri.

Mentre sono 145 le persone che si sono costituite parte civile. Nel vivo degli interrogatori si entrerà proprio domani pomeriggio quando saranno sentiti 3 degli indagati: Antonio Brencich, Bruno Santoro e Mario Servetto per il loro ruolo di relatori del Comitato del Provveditorato per le opere pubbliche, che il primo febbraio aveva dato parere favorevole al 'progetto stralli'.

Solo ieri il governo ha varato il cosiddetto "Dl Genova", il decreto legge che introduce "disposizioni urgenti volte a velocizzare le operazioni di demolizione e ricostruzione del ponte Morandi, al sostegno dei soggetti danneggiati per il crollo, alla ripresa delle attività produttive e di impresa, nonché dirette a intraprendere ogni iniziativa necessaria al ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture".

Ciò che ancora manca è il nome del commissario straordinario, e l'affidamento per la ricostruzione del viadotto.

(Servizio domani su Conquiste Tabloid)

( 14 settembre 2018 )

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