Venerdì 26 aprile 2024, ore 18:25

Grillo uomo solo al comando, in tutti i sensi

Il Movimento 5 Stelle in fuga. Stando all'ultimo sondaggio del Corriere della Sera sulle intenzioni di voto degli italiani alle elezioni politiche, la vera novità è rappresentata da una sensibile flessione del Pd, spiegata anche con il contraccolpo dovuto alla scissione interna (che ha portato all'uscita di Massimo D'Alema e di Bersani) e dalla vistosa crescita del M5S che si attesta come primo partito. Guardiamo i dati: l’astensione si mantiene elevata (33,6%), il M5S arriva al suo dato più alto, il 32,3%, in aumento di 1,4% rispetto al mese precedente; a seguire troviamo il Pd con il 26,8%, in flessione di oltre tre punti, quindi, appaiate, Lega (12,8%) e Forza Italia (12,7%); più distanziati Fratelli d’Italia (4,6%), Mdp (3,3%), Ncd (2,8%) e Sinistra Italiana (2,7%). Visti i numeri, alcune considerazioni sono obbligatorie. Intanto: di fatto il primo partito in Italia resta l'astensione, superiore con il 33,6% ai consensi che otterrebbe il M5S. Altro aspetto interessante è che l'area dell'antipolitica o della disaffezione alla politica se sommiamo la percentuale del M5S e degli astensionisti supera il 65%, una percentuale che dovrebbe interrogare la classe dirigente (non soltanto i politici) del nostro Paese. Altro dato che il sondaggio del Corsera conferma è che in Italia si va delineando un tripolarismo con i 5 Stelle, il Pd è il centrodestra anziché il bipolarismo che avevamo conosciuto ai tempi del duello tra Silvio Berlusconi da una parte e il centrosinistra dall'altra. Questo scenario dovrà fare i conti con la legge elettorale che verrà e che, dopo averne tanto discusso, oggi sembra dimenticata. Si andrà al voto nel 2018 con i sistemi elettorali attuali? Verrà cambiata? Un dettaglio non da poco perché volendo immaginare una soglia di premio di maggioranza in un sistema anche proporzionale ed immaginandola al 40% si vede, stando ai sondaggi, che ad oggi nessuno la supererebbe e quindi il sistema Italia andrebbe verso uno scenario da Prima Repubblica con il Governo che si forma in Parlamento. Vi sono poi tre altri aspetti da considerare che riguardano le tre aree di questo nuovo tripartitismo, M5S, Pd e centrodestra. Sui 5 Stelle nella sua analisi, Nando Pagnoncelli, sondaggista del Corriere, annota: "Il Movimento 5 stelle non ha risentito della crisi del Campidoglio e non sembra penalizzato neppure dagli episodi che hanno suscitato perplessità tra i non grillini, per esempio la vicenda della candidata di Genova sfiduciata da Grillo dopo essersi affermata alle primarie online tra i militanti, oppure la presa di posizione sulla responsabilità del blog di Grillo. L’inchiesta Consip e le difficoltà del Pd hanno favorito un ulteriore aumento dei consensi per il soggetto politico che ha fatto dell’onestà (e della diversità) una bandiera". Il tema dell'antipolitica e dell'antipotere resta quindi la chiave del successo del partito di Grillo che sembra superare, almeno agli occhi degli italiani, una serie di errori politici (ultimo il caso Genova) in cui è incappato. E il Pd? Di certo i democratici risentono della scissione a sinistra con l'uscita di esponenti importanti anche se le primarie potrebbero rappresentare una occasione di rilancio purché non si trasformino nella resa dei conti finale tra guelfi e ghibellini, in qual caso sortirebbero l'effetto contrario. Infine, il centrodestra. Potenzialmente questa area politica raccoglie ancora tra le intenzioni di voto degli italiani un buon 30% anche se sembra essersi incartata, con continue beghe politiche tra Lega e Forza Italia e con un serio disaccordo sul a chi debba andare la leadership. La disorganizzazione del centrodestra, prima ancora che da un leader, dovrebbe superare la propria crisi cominciando dal programma e da una piattaforma comune. Temi come l'immigrazione, su cui la Lega batte tutti i giorni ad esempio, non sembrano entusiasmare più di tanto Forza Italia anche se è soprattutto il rapporto con Matteo Renzi che divide i due principali partiti del centrodestra: duro e critico il giudizio della Lega, dialogante quello di Forza Italia. Questo il quadro politico ad oggi. Si può dire che l'Italia ricomincia da tre (aree politiche) con i 5 Stelle in fuga.

( 22 marzo 2017 )

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