Ricorre oggi il quarantennale del rapimento del del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro e dell’eccidio degli uomini della sua scorta in via Fani, a Roma, per opera delle Brigate Rosse. Un sequesto durato 55 giorni e che si concluse con il ritrovamento del corpo di Aldo Moro, all’interno di una Renault 4 rossa, parcheggiata in via Caetani, sempre a Roma, a pochi passi dalle sedi della Democrazia Cristiana e del Pci.

Stamattina si è tenuta una cerimonia commemorativa sul luogo dell’agguato. Diversi i rappresentanti istituzionali presenti: dal capo dello Stato Sergio Mattarella al capo della polizia Franco Gabrielli, dalla sindaca di Roma Virginia Raggi al presidente della Regione Nicola Zingaretti, fino alla presidente della Camera Laura Boldrini. Sul posto molti rappresentanti delle forze dell’ordine. Applauso alla scoperta della lapide in via Fani, davanti alla quale il presidente Mattarella ha deposto una corona dai colori bianco rosso e verde. ’Fu il più grave attacco alla Repubblica’, ha scritto su twitter il premier Paolo Gentiloni.

“A 40 anni dall'eccidio di via Fani la Cisl ricorda oggi la figura esemplare di Aldo Moro e gli agenti della scorta barbaramente trucidati”, si legge nel profilo twitter della segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. “Il terrorismo una pagina oscura e terribile della nostra storia, sconfitto con l'unione tra le forze democratiche ed il contributo del mondo del lavoro‬”, aggiunge, ricordando l’anniversario dell’eccidio di via Fani e del rapimento dello “statista democristiano, padre della Patria, politico illuminato, convinto europeista, per tutta la sua vita uomo delle istituzioni e convinto sostenitore del dialogo tra le forze politiche e le parti sociali per affrontare i problemi del paese, sempre vicino alle ragioni dei più deboli ed interprete dei grandi valori del cattolicesimo sociale”.

( 16 marzo 2018 )