”Riprendiamo così le fila del confronto”, ha sottolineato la leader della Fiom-Cgil Re David, per la quale ”il Covid cambia il quadro delle priorità in questa fase è importante rinnovare i contratti nazionali, dare il senso comune di quello che si fa tenendo insieme le esigenze delle imprese che devono riprendere e quelle dei lavoratori sul loro reddito e sulle proprie condizioni. Sarebbe un segnale importante rinnovare il contratto in una situazione così complessa”.
Il segretario generale della Fim-Cisl Bentivogli ha affermato che ”i metalmeccanici hanno bisogno del contratto. Occorre poi ricostruire un clima di fiducia tra imprese e lavoratori per affrontare un autunno che rischia di essere un autunno di vero e proprio disagio sociale. I contratti sono investimenti di stabilità delle relazioni industriali e per questo è bene che Federmeccanica da oggi cambi atteggiamento ed entri dentro un percorso negoziale vero e proprio per rinnovare il contratto”.
Il numero uno della Uilm-Uil Palombella ha aggiunto che ”se il rinnovo del contratto per 1,5 milioni di lavoratori si giustificava prima, lo è a maggior ragione con una pandemia ancora in corso e un sistema industriale in una situazione grave. E' un messaggio importate di fiducia nei confronti delle aziende e anche di incentivazione ai lavoratori ad avere una capacità di spesa ancora più certa. In questo momento i temi sono la paura, la sfiducia e le ore di cassa integrazione”.