Venerdì 17 maggio 2024, ore 15:44

Indagine

Cisl: un fisco per la giustizia sociale e per ridurre le disuguaglianze

Ricerca Cisl, Caf, Fnp sui dati relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2015 dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che si sono rivolti ai centri di assistenza fiscale della Cisl nel 2016. Dall’analisi dei dati, quest’anno, emergono due aspetti particolarmente critici: i limitati effetti ridistributivi delle detrazioni per tipologia di spesa e carichi familiari e l’accentuarsi delle disuguaglianze legate a fattori di età, genere e settore lavorativo, frutto di una transizione demografica complessa che impone la necessità di una rivisitazione degli strumenti di sostegno fiscale. L’attuale sistema di detrazioni finisce per favorire, infatti, principalmente i contribuenti e le famiglie a reddito medio o alto, non colpiti dal fenomeno dell’incapienza, o dove si concentra il maggiore numero di figli. In particolare, l’indagine evidenzia come le detrazioni per familiari a carico finiscano per essere molto poco utilizzate dai giovani (tra i soggetti con meno di 36 anni sono meno del 40% i contribuenti che presentano almeno un familiare a carico), dalle donne (ne usufruiscono il 36% delle contribuenti, a fronte del 46% dei maschi) e dagli anziani ultra sessantacinquenni (meno del 30% presenta un familiare a carico). La ricerca si sofferma anche sull’effetto prodotto dal blocco degli stipendi nel pubblico impiego degli ultimi anni (accompagnato dal rallentamento delle nuove assunzioni) che ha portato gli impiegati ed i quadri del comparto pubblico ad impoverirsi rispetto ai propri colleghi del settore privato. La contrazione del reddito reale è, infatti, pari ad oltre 7 punti percentuali dal 2010 al 2015. Emergono, pertanto, indicazioni di politica fiscale che la Cisl intende utilizzare per chiedere al Governo l’avvio di una riflessione complessiva sui temi della riforma fiscale.

In dettaglio, le detrazioni per familiari a carico sono molto poco utilizzate dai giovani (tra i soggetti con meno di 36 anni sono meno del 40% i contribuenti che presentano almeno un familiare a carico), dalle donne (ne usufruiscono il 36% delle contribuenti, a fronte del 46% dei maschi) e dagli anziani ultra sessantacinquenni (meno del 30% presenta un familiare a carico). E' quanto emerge da una ricerca Cisl, Caf, Fnp sui dati relativi alle dichiarazioni dei redditi del 2015 dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che si sono rivolti ai centri di assistenza fiscale della Cisl nel 2016.

Dall'analisi dei dati, quest'anno, emergono due aspetti particolarmente critici: i limitati effetti ridistributivi delle detrazioni per tipologia di spesa e carichi familiari e l'accentuarsi delle disuguaglianze legate a fattori di età, genere e settore lavorativo, frutto di una transizione demografica complessa che impone la necessità di una rivisitazione degli strumenti di sostegno fiscale. L'attuale sistema di detrazioni finisce per favorire, infatti, principalmente i contribuenti e le famiglie a reddito medio o alto, non colpiti dal fenomeno dell'incapienza, o dove si concentra il maggiore numero di figli. La ricerca si sofferma anche sull'effetto prodotto dal blocco degli stipendi nel pubblico impiego degli ultimi anni (accompagnato dal rallentamento delle nuove assunzioni) che ha portato gli impiegati ed i quadri del comparto pubblico ad impoverirsi rispetto ai propri colleghi del settore privato. La contrazione del reddito reale è, infatti, pari ad oltre 7 punti percentuali dal 2010 al 2015. Emergono, pertanto, indicazioni di politica fiscale che la Cisl intende utilizzare per chiedere al Governo l'avvio di una riflessione complessiva sui temi della riforma fiscale.

Sollecitiamo la convocazione del tavolo sul lavoro e pensioni per avviare la seconda fase, va accelerato il tavolo sul contratto pubblico e con lo stesso metodo chiediamo che venga affrontato il tema della riforma fiscale", ha chiesto la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan, presentando la ricerca del sindacato sul sulle dichiarazioni dei redditi. Sul fisco avverte: "Se agiamo male le disuguaglianze crescono, bisogna superare la logica dei bonus per fare una riforma del fisco strutturale. Noi abbiamo due proposte: 1000 euro di tasse in meno fino a una certa soglia di reddito oppure mettere mano alle aliquote fiscali".

”L'indagine - ha detto la leader della Cisl - conclude quindi che le detrazioni per familiari a carico finiscono, così, "per essere molto poco utilizzate da donne (ne usufruisce il 36% del totale, contro il 46% dei maschi), giovani (tra i soggetti con meno di 36 anni, è molto meno del 40% ad avere almeno un familiare a carico) e anziani (tra gli ultra sessantacinquenni, meno del 30% ha un familiare a carico). Un elenco che mette in fila, fa notare il sindacato, "le categorie deboli in termini reddituali". Invece le detrazioni risultano essere maggiormente godute da soggetti maschi di età adulta, percettori di redditi più alti rispetto alla media".

L'analisi dei dati Caf Cisl, anno d'imposta 2015, evidenzia un importante cambiamento delle famiglie italiane: i soggetti con familiari a carico, agevolazione fiscale che un tempo era associata soprattutto, ma non soltanto, ai bassi redditi, sono oggi concentrati nelle fasce di reddito medio alte e alte. Tra i contribuenti con reddito compreso tra 35 e 80 mila euro, quasi il 60% usufruisce di questa agevolazione; per redditi fino a 20 mila euro, ne usufruisce meno del 40%del campione. Le detrazioni per familiari a carico finiscono, così, per l'essere molto poco utilizzate da donne (ne usufruisce il 36% del totale, contro il 46% dei maschi), giovani (tra i soggetti con meno di 36 anni, è molto meno del 40% ad avere almeno un familiare a carico) e anziani (tra gli ultra sessantacinquenni, meno del 30% ha un familiare a carico, le categorie deboli in termini reddituali. Sono, invece, maggiormente godute da soggetti maschi di età adulta, percettori di redditi più alti rispetto alla media. Il sistema attuale di detrazioni fiscali, in mancanza di meccanismi che prevedano rimborsi o crediti d'imposta in caso di incapienza, resta favorevole per i contribuenti a reddito medio o alto più di quanto non accada per quelli a basso reddito: le detrazioni legate a spese crescono al crescere del reddito; le detrazioni per familiari a carico, pur essendo elevate a livelli del reddito contenuto, sono usufruite per lo più da soggetti con reddito medio o alto. Solo le detrazioni per tipologia del reddito sono vantaggiose per chi ha un reddito limitato.

Dopo il successo degli ultimi anni, nell'anno d'imposta 2015 si riscontra un calo del numero di contribuenti che usufruiscono delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie e per risparmio energetico (la percentuale dei beneficiari sul totale dei contribuenti Caf Cisl passa dal 29% ca. del 2014 a poco più del 22% del 2015). Interessante sarebbe capire se i motivi siano da ricercarsi nel perdurare della crisi, o nel fatto che la gran parte di chi aveva la possibilità di usufruire di questa agevolazione la ha già sfruttata.

UNA RIFORMA FISCALE CONTRO LE DISUGUAGLIANZE

 

 

( 7 febbraio 2017 )

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