Giovedì 25 aprile 2024, ore 0:13

Lavoro 

Logistica, sviluppo senza tutele 

Nel fine settimana lavoratori e sindacalisti hanno presidiato continuativamente, sia sabato sia domenica dalle 6 alle 24, il magazzino Lidl di Biandrate in provincia di Novara. A organizzare i due giorni di picchetto, Cgil, Cisl e Uil con le loro organizzazioni di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs di Novara e del Vco. Presenti anche i SiCobas. Davanti alla sede Lidl, nei giorni scorsi, la tragedia che ha avuto come vittima Adil Belakhdim, giovane sindacalista di una sigla autonoma, investito da un camion mentre partecipava ad un presidio. A meno di 100 chilometri di distanza, una settimana prima, a Tavazzano, nel Lodigiano, erano esplose altre violenze per la vicenda Fedex-Tnt.
Sottolineano Filcams-Cgil e Filt-Cgil, Fisascat-Cisl e Fit-Cisl e Uiltucs e Uiltrasporti: ”Non è possibile morire mentre si esercita il diritto costituzionale ad esprimere la propria opinione e non si devono mai mettere lavoratori contro lavoratori. Il diritto di manifestare è sacrosanto e ogni atto di violenza va condannato”. In attesa che la giustizia faccia chiarezza su quanto accaduto i sindacati chiedono ”un intervento forte, anche a livello istituzionale, per affermare legalità e diritti in un mondo che troppo spesso li ignora”.
Osserva la Fisascat Cisl: ”Le grandi catene della distribuzione commerciale, focalizzate sull’efficientamento delle proprie strutture e sulla ricerca del massimo impiego dei fattori produttivi, non possono e non debbono ignorare che, di fronte ai diritti costituzionalmente riconosciuti e garantiti, le ragioni del profitto e dell'impresa, debbono arrestarsi”.
Una iniziativa nazionale sul settore della logistica su sicurezza, ricomposizione della filiera, regole e contratto, legalità e rappresentanza è annunciata da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Spiegano i sindacati di categoria: ”Sarà avviato un percorso di coinvolgimento dei territori che si concluderà con una iniziativa nazionale per chiedere un tavolo con il Governo sul settore della logistica”. Il recente rinnovo del contratto nazionale della logistica, spiegano le organizzazioni sindacali, ”con la sua caratteristica di filiera che comprende lavoratori diretti ed indiretti, i processi di internalizzazione degli appalti in corso a partire da Fedex, la trattativa con Amazon per il riconoscimento delle organizzazioni sindacali, rappresenta un passo avanti ma i drammatici fatti recenti dimostrano l'urgenza di un intervento organico che accompagni le trasformazioni in corso nel settore”. Secondo Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti ”le criticità che si stanno evidenziando, in questo ambito, impongono una riflessione approfondita ed adeguati e immediati interventi. In particolare i temi, della sicurezza, della ricomposizione della filiera, degli appalti, subappalti e della ricerca del minor costo a scapito delle condizioni del lavoro, del rispetto delle regole e dell’applicazione integrale del contratto nazionale, dell’affermazione della legalità e del contrasto ad evasione, elusione e ai fenomeni distorsivi della rappresentanza costituiscono elementi ineludibili da affrontare per garantire un settore sano, che realizzi sviluppo nel rispetto del lavoro, dei lavoratori, dei diritti e delle norme”.
Questa necessaria discussione, affermano ancora le organizzazioni sindacali di categoria, ”non può prescindere dal coinvolgimento istituzionale, a tutti i livelli, per il ruolo fondamentale che Governo ed Enti locali rivestono, per le rispettive responsabilità ed attribuzioni, nei confronti del settore e dello sviluppo del Paese”.
La logistica che contribuisce attualmente per circa il 9% alla realizzazione del pil, ha avuto un ruolo decisivo per garantire gli approvvigionamenti e la continuità per le imprese e per i cittadini, durante il periodo pandemico. E sarà elemento centrale per realizzare la ripresa, lo sviluppo ed il futuro dell'economia e dell'occupazione nel Paese, anche in relazione alla realizzazione dei progetti previsti dal Pnrr.
Sottolinea il leader della Cisl Sbarra: “Il settore della logistica è spesso una giungla, tra contratti pirata ed una selva di subappalti, dove l'80% dei lavoratori che smistano i pacchi o altre lavorazioni sono immigrati, senza orari, straordinari, diritti fondamentali. Ma il sindacato confederale è osteggiato da molte aziende che non rispettano più gli accordi ed i contratti cercando solo maggiori profitti, applicando un costo del lavoro più basso del 40%”.
Aggiunge Sbarra: “Nel Paese esistono diversità nell'esercizio della rappresentanza sociale e sindacale, tante differenze storiche tra il sindacalismo confederale e le posizioni delle sigle autonome. Ma la libertà sindacale va sempre rispettata e garantita perché è sinonimo di democrazia”. Nel settore “si stanno consumando episodi continui di violenza, di intimidazione e di inciviltà, che riportano indietro nel tempo le relazioni industriali. In molti casi perdura una situazione di bassi salari, subappalti selvaggi, false cooperative, con il mancato rispetto dei contratti, dei diritti e delle tutele fondamentali. È un brutto segnale per il Paese, una involuzione delle condizioni del lavoro. Le conseguenze terribili della pandemia non possono essere pagate dai più deboli, con questa strisciante deregulation”.
Per il numero uno di Via Po occorre “aprire una discussione seria sulle giuste tutele e sui diritti che bisogna garantire ai lavoratori della logistica, della gig economy, nell'agricoltura ed in tutti i settori dove c'è oggi uno sfruttamento selvaggio del lavoro. Lo ha giustamente richiamato giorni fa anche Papa Francesco, riconoscendo il ruolo del sindacato, spronandolo ad occuparsi ancor di più degli ultimi ed a cambiare questo sistema economico, mettendo al centro il valore del lavoro e la dignità della persona”.
Giampiero Guadagni

( 21 giugno 2021 )

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