Lunedì 29 aprile 2024, ore 7:11

Economia 

Trimestre anti-inflazione, passo utile ma non sufficiente 

Da domenica primo ottobre fino al 31 dicembre il trimestre di sconti e prezzi calmierati o fissi su beni di largo consumo appartenenti al ”carrello della spesa”. Il Patto firmato giovedì a Palazzo Chigi dalla premier Meloni, dal ministro per le Imprese e il made in Italy Urso, dal ministro dell'Agricoltura Lollobrigida con i rappresentanti di 32 associazioni di categoria prova a dare una prima e provvisoria risosta al caro prezzi. Íeri l’Istat ha registrato un ulteriore, seppur lieve, rallentamento dell'inflazione a settembre. Aumento dello 0,2% su base mensile e del 5,3% su base annua, da +5,4% del mese precedente. La nuova discesa è legata soprattutto alla riduzione dei prezzi dei beni alimentari. Accelerano invece i prezzi dei Beni energetici non regolamentati (carburanti, luce e gas a mercato libero) e dei Servizi di trasporto. Si attenua inoltre la crescita su base annua dei prezzi del carrello della spesa: +8,3% a settembre.
Al patto anti-inflazione hanno aderito unitariamente tutte le associazioni della distribuzione moderna, del commercio tradizionale, esercenti e cooperative, settore farmaceutico e parafarmaceutico. Poi c'è stata anche la condivisione da parte delle principali associazioni del mondo dell'industria alimentare e non, dell'artigianato, delle cooperative e mondo dell'agricoltura. La firma, afferma Meloni, ”è un’iniziativa che va al di là del valore economico, perché dimostra la capacità che l’Italia ha ancora di lavorare insieme, di cercare di muoversi come una comunità per raggiungere gli obiettivi”.
I prodotti scontati o a prezzi fissi saranno riconoscibili con un bollino tricolore con la scritta ”trimestre anti-inflazione”. Anche gli esercizi che aderiranno all'iniziativa saranno riconoscibili con una vetrofania, riportante il bollino tricolore. Inoltre, gli operatori che aderiscono all'accordo compariranno sul sito del Mimit.
Un passo utile ma decisamente non sufficiente, commenta il segretario generale della Cisl Sbarra per il quale la prima sfida che la manovra 2024 dovrà raccogliere è appunto ”il contenimento dell'inflazione ed il contrasto a un carovita che continua a colpire le fasce medie e popolari, aumentando le disuguaglianze e rallentando l'economia del Paese”. Aggiunge il numero uno di Via Po: ”Bisogna allargare a sindacati e associazioni dei consumatori la governance di controllo, monitoraggio e calmieramento di prezzi e tariffe pubbliche. L’orizzonte deve andare ben oltre i tre mesi, ed estendere l'impegno alla riduzione di prezzi e listini alle aziende che operano in altri settori duramente colpiti, come il trasporto pubblico locale, il trasporto aereo, i carburanti e le spese energetiche, mutui ed affitti, editoria e libri scolastici”. Per Sbarra ”va istituita una Cabina di regia nazionale permanente che dia sponde strutturali a un'azione costante, continuativa e coinvolgere le parti sociali e le associazioni dei consumatori anche attraverso Osservatori regionali che tengano sotto controllo l'andamento dei prezzi e denuncino dinamiche speculative e extraprofitti. Il sostegno al potere d'acquisto di lavoratori e pensionati non è solo un problema sociale rilevantissimo, ma anche un nodo macroeconomico cruciale: per dare risposte efficaci e far ripartire coesione, consumi e crescita dobbiamo ritrovarci uniti in un Patto solido, concreto e soprattutto partecipato”.
La necessità di risposte efficaci e rapide è confermata anche dal calo del fatturato dell’industria a luglio. L'Istat stima che, al netto dei fattori stagionali, diminuisca dello 0,4% su base mensile (dopo due mesi di crescita); dell'1,6% su base annua (il quarto calo consecutivo).
Giampiero Guadagni

( 29 settembre 2023 )

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