Il prossimo 28 aprile, i sindacati europei celebreranno l’ International Workers' Memorial Day per ricordare le 150.000 persone che sono morte nell'Unione europea a causa di tumori professionali. Tutto questo mentre la Commissione europea, da ottobre 2013, ha sospeso il lavoro sulla legislazione a tutela dei lavoratori esposti a sostanze chimiche cancerogene.
Una sospensione, afferma la Ces, motivata dai timori dell’esecutivo Ue che la legislazione potesse diventare un ulteriore vincolo burocratico per la competitività delle imprese.
Il manifesto ufficiale della campagna sindacale, infatti, parla chiaro: “150mila morti mentre la Commissione valuta una migliore regolamentazione”. Ancora una volta, è la denuncia della Ces, con la scusa della better regulation, l’Ue calpesta i diritti sociali per non disturbare troppo i padroni del vapore: il bene comune subordinato a specifici interessi economici e finanziari.
Il 28 aprile a Strasburgo, Bernadette Segol incontrerà il presidente dell’Europarlamento, Martin Schultz e il commissario all’occupazione e agli affari sociali, Marianne Thyssen, e nello stesso giorno sia a Bruxelles (davanti la sede della Commissione) che a Riga (la Lettonia è attualmente alla presidenza del semestre Ue), nel corso di una conferenza sulla salute nei luoghi di lavoro, la Ces promuoverà alcune iniziative simboliche con i segretari Patrick Itschert e Jozef Nieimec.
(Articolo completo di Pierpaolo Arzilla su Conquiste Tabloid del 23 aprile)