Venerdì 26 aprile 2024, ore 0:59

Bruxelles 

Gentiloni: un sotegno europeo per riqualificare i lavoratori Ue 

Nel mondo del lavoro europeo, alle prese con la transizione verde e digitale, "c'è bisogno di un sostegno Ue". Per finanziare la crescita delle competenze e la riqualificazione professionale. Forse non "un nuovo Sure", lo strumento Ue contro la disoccupazione lanciato all'arrivo della pandemia, ma comunque "sarebbe interessante discuterne nei prossimi mesi". È la proposta sull' "upskilling e il reskilling" del Commissario Ue all'Economia Paolo Gentiloni. Il tema è affrontare le molte rigidità sul mercato del lavoro europeo, presenti un pò ovunque nel Vecchio Continente, spiega, e le grandi difficoltà che stanno emergendo per il mancato incontro tra domanda e offerta di competenze. Gentiloni ne ha parlato nell'ambito del Brussels Economic Forum, l'appuntamento di primavera della Commissione che raccoglie la leadership politico-economica al cuore dell'Ue.

Ad aprire i lavori dell'evento dedicato a 'Tensioni globali e risorse scarse. Costruire un nuovo modello competitivo per l'Europa', l'allarme della direttrice del Fondo monetario internazionale Kristalina Georgieva: "Dopo decenni di crescente integrazione globale, c'è un rischio crescente che il mondo possa dividersi in blocchi economici rivali", ha avvertito. Uno scenario che sarebbe dannoso per tutti. Georgieva ha poi ribadito l'attesa dell’ Fmi di una crescita globale intorno al 3% nei prossimi cinque anni, e ai minimi dal 1990. Per l'Ue dal 3,7% dello scorso anno è attesa invece una crescita dello 0,7%, con un'inflazione in calo da oltre il 9% lo scorso anno a sopra il 6% quest'anno: "Nella maggior parte dei paesi, non tornerà fino al 2025 agli obiettivi di stabilità del 2%", ha sottolineato. Gentiloni, per il resto, è tornato sulla recente proposta di revisione della governance economica Ue, per segnalare come il 'vecchio' Patto di stabilità non sia stato in grado di sostenere la crescita e ridurre il debito.

In più, "gli investimenti dopo la grande crisi finanziaria sono andati progressivamente in declino", mentre serve "ridurre gradualmente il debito senza minare la capacità di investire". E soprattutto servirà una crescita sostenibile che consenta di affrontare contemporaneamente la sfida del debito, dell'inflazione, della "montagna di investimenti" attesi, proteggendo il potere d'acquisto delle famiglie. Sia Gentiloni e sia il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis hanno invitato ad evitare tentazioni protezionistiche. L'esecutivo europeo, ha detto poi Dombrovskis in tema di sicurezza strategica, potrebbe valutare meccanismi di "screening degli investimenti in uscita", anche se "il concetto esatto è ancora da definire".

"L'idea di base è quella di evitare, ad esempio, che le tecnologie militari a duplice uso finiscano in mani sbagliate o a destinazioni con uso multiplo". Il Forum è stato brevemente interrotto da un paio di contestatori, saliti sul palco con uno striscione con la scritta "La crescita uccide", contro lo sfruttamento delle risorse naturali. In risposta Dombrovskis ha richiamato agli impegni del 'green deal', chiedendo però che sia sostenuto non solo dagli attivisti ma "anche dalla società più allargata". Dall’altra parte dell’Atlantico continua il rischio-banche. La vendita di First Republic a Jp Morgan non è riuscita ad arrestare la crisi di fiducia che sta travolgendo le banche regionali americane. PacWest, Western Alliance e First Horizon - i principali istituti sotto scrutinio del mercato - sono state investite da una nuova ondata di vendite a Wall Street, con le prime due che sono arrivate a perdere fino al 60% e la terza fino al 40%, scatenando la fuga degli investitori dal comparto del credito a stelle e strisce.

La stretta sui tassi della Fed, che in poco più di un anno ha alzato i tassi di 5 punti percentuali, ha messo in ginocchio chi aveva immobilizzato gran parte dell'attivo in bond e titoli di Stato che si sono svalutati e ha assistito, al contempo, alla corsa dei depositanti a spostare i propri risparmi verso forme di investimento con rendimenti più allettanti. A poco sono valse le parole del presidente della Fed, Jerome Powell, che mercoledì scorso aveva sottolineato come le condizioni delle banche Usa fossero nettamente migliorate dopo il "severo stress" di inizio marzo: le rassicurazioni su un sistema "sano e solido" e l'invito a guardare più all'andamento dei depositi, i cui deflussi si sono stabilizzati dopo marzo, che a quello dei titoli in Borsa, sono cadute nel vuoto.

PacWest, un piccolo istituto californiano con 28 miliardi di depositi, ha cercato inutilmente di calmare il mercato spiegando che, dopo aver perso 5 miliardi di dollari depositati nel primo trimestre dell'anno, ha fermato deflussi e recuperato un miliardo da fine marzo. La banca - giudicata una piccola Svb per i suoi legami con il mondo tech, le perdite sul portafoglio titoli e consistenti deposti non garantiti - ha dichiarato che sta esplorando "tutte le opzioni", inclusa la ricerca di un acquirente, per difendere i suoi azionisti e di avere in corso colloqui con potenziali partner e investitori.

Rodolfo Ricci

( 5 maggio 2023 )

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