Lunedì 7 ottobre 2024, ore 13:25

Vertice europeo 

Orban dice sì agli aiuti in Ucraina e alla revisione del bilancio Ue 

Alla fine è stata raggiunta un’intesa. Tutti i 27 leader, infatti,  hanno concordato un pacchetto di sostegno aggiuntivo di 50 miliardi di euro per l'Ucraina all'interno del bilancio dell'Ue. In questo modo si garantisce un finanziamento costante, a lungo termine e prevedibile per l'Ucraina. "L'Ue sta assumendo la leadership e la responsabilità del sostegno all'Ucraina", ha annunciato il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. Con l'accordo a 27 sulla revisione del bilancio pluriennale - che cambia il testo originario già votato all'Eurocamera - sul testo potranno iniziare i negoziati tra le istituzioni.Ue. A quanto si apprende da fonti europee già lunedì, a Strasburgo, si terrà il primo trilogo sul nuovo testo. L'obiettivo, viene assicurato, è avere l'approvazione finale il prima possibile.

"Sulla base del rapporto annuale della Commissione sull'attuazione del pacchetto di aiuti per l'Ucraina, il Consiglio europeo terrà un dibattito annuale sull'attuazione stessa con l'obiettivo di dare una guida. Se necessario, fra due anni il Consiglio europeo inviterà la Commissione a presentare una proposta di revisione nel contesto della revisione del bilancio comunitario", si legge in un paragrafo delle conclusioni del vertice Ue. La formula ha permesso lo sblocco dell'impasse sugli aiuti macrofinanziari a Kiev.

"L'accordo trovato non prevede un voto sul pacchetto di aiuti finanziari all'Ucraina, ma solo una discussione", precisa un alto funzionario europeo spiegando il senso del compromesso raggiunto fra i 27 leader a Bruxelles. In pratica Viktor Orban non avrà il diritto di veto. L'accordo è arrivato dopo un giro di consultazioni ristrette fra i leader ieri mattina, poi la 'plenaria' al Consiglio dove è stato trovato "velocemente" il consenso necessario. Nell'intesa tra i 27 sul bilancio comune e gli aiuti all'Ucraina è stato aggiunto un passaggio, particolarmente caro a Viktor Orban: un richiamo alle conclusioni del Consiglio europeo di dicembre 2020 sul meccanismo di condizionalità, sulla base del quale Bruxelles ha congelato i fondi per l'Ungheria. Fonti Ue spiegano che, nello specifico, il richiamo fa riferimento al fatto che le misure previste dal meccanismo dovranno essere proporzionate all'impatto delle violazioni dello Stato di diritto. In quel testo, inoltre, si disciplina un equo trattamento tra i 27 nell'applicazione del meccanismo di condizionalità.

Poi la questione della politica agricola comune. "Le preoccupazioni degli agricoltori sono legittime", ha detto il premier belga Alexander De Croo, alla presidenza di turno dell'Ue, arrivando al vertice di Bruxelles. "La transizione climatica è una priorità fondamentale per le nostre società. Gli agricoltori hanno compiuto sforzi incredibili negli ultimi anni, si sono adattati ai nuovi standard, abbiamo ancora molta strada da fare e dobbiamo assicurarci che possano essere parte della discussione, ottenere il giusto prezzo per i prodotti di alta qualità che forniscono", ha sottolineato De Croo

Rodolfo Ricci

( 1 febbraio 2024 )

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