Giovedì 18 aprile 2024, ore 19:42

Washington 

Usa: c’è l’intesa sul tetto del debito per evitare il default 

Boccata di ossigeno per Joe Biden. Dal Congresso e dal Texas arrivano le prime due buone notizie dopo settimane di bufera sulla Casa Bianca. In Senato infatti è stato raggiunto l'accordo per innalzare il debito, allontanando l'incubo del primo default della storia Usa. Mentre un giudice distrettuale di Austin ha sospeso temporaneamente la stretta texana sull'aborto che il presidente americano aveva liquidato come "un gravissimo attacco ai diritti delle donne". C'è dunque da essere moderatamente soddisfatti alla Casa Bianca, anche se è davvero presto per parlare di schiarita dopo un periodo nero caratterizzato dal caotico ritiro dall'Afghanistan, da una pandemia che continua ad attanagliare gli Stati Uniti, da una vera e propria crisi umanitaria al confine col Messico e dalla difficoltà del presidente di far avanzare la sua agenda economica.
Così la popolarità di Biden continua ad essere in caduta libera: l'ultimo sondaggio della Quinnipac University conferma un crollo verticale, con solo il 38% degli americani che approva l'operato del presidente. Tre settimane fa il rating era al 42%, in febbraio al 50%. Ad annunciare l'accordo sul tetto del debito è stato il leader della maggioranza democratica al Senato Chuck Schumer: sarà temporaneamente innalzato fino ai primi di dicembre, evitando una clamorosa bancarotta che avrebbe conseguenze catastrofiche non solo sull'economia americana ma sull'intera economia mondiale. L'intesa è stata resa possibile grazie al passo indietro dei repubblicani che per il momento hanno deciso di ammorbidire la linea dell'ostruzionismo ad oltranza. Segno che i moniti ripetutamente lanciati negli ultimi giorni da Biden hanno sortito qualche effetto. Sul piatto dunque verranno messi altri 480 miliardi di dollari, innalzando l'attuale limite pari a 29 mila miliardi di dollari. Il presidente americano avrà così altri due mesi per tentare di condurre in porto la sua agenda economica, a partire dal maxi piano sulla infrastrutture.
Dall’altra parte dell’Oceano l’Europa va avanti sul Green Deal, con un occhio al Cop26 di Glasgow che, per l'intera comunità internazionale, rappresenterà "il momento della verità". L'Unione europea accelera nella lotta al cambiamento climatico e, con la presidente della commissione Ue Ursula von Der Leyen, si impegna a mobilitare mille miliardi di euro entro il 2030 in investimenti sostenibili.
Ma il gettito di risorse non basta. Serve un passo avanti nelle politiche di investimento. Anche per questo l'esecutivo europeo annuncia una stretta sul greenwashing mente il commissario agli Affari Economici Paolo Gentiloni spiega che, accanto al Pil, al deficit e all'inflazione, nel monitoraggio statistico trimestrale dell' Eurostat comparirà un altro dato: le emissioni di Co2. A Bruxelles, nel primo summit annuale sugli investimenti sostenibili (in gran parte organizzato in videocollegamento), i vertici delle istituzioni europee fanno il punto sulla transizione ecologica con big della finanza, ministri dei Paesi membri competenti sul dossier e con l'inviato Usa John Kerry. Sullo sfondo c'è la crisi dei prezzi del gas. Una crisi che, secondo von der Leyen, si combatte con la transizione ecologica. "A lungo termine, il Green Deal e le rinnovabili sono la soluzione all'aumento dei prezzi dell'elettricità", spiega la numero uno della commissione ribadendo come, proprio attraverso le rinnovabili, l'Europa punti all'indipendenza energetica. "Ogni euro speso nelle energie rinnovabili aiuterà il pianeta e i consumatori", è la linea di von der Leyen, che annuncia un impegno finanziario da mille miliardi per raggiungere, da qui al 2030, gli obiettivi climatici. Ma Bruxelles vuole anche assicurarsi che gli investimenti del futuro siano davvero eco-friendly.

Rodolfo Ricci

( 8 ottobre 2021 )

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