di Silvia Boschetti
Tempi di lavoro e tempi di vita. La necessità di trovare un equilibrio riaffiora impetuosa per i lavoratori del commercio soprattutto nelle giornate festive come il 25 aprile, il 1º maggio ed il 2 due giugno. Per i sindacati - da quelli di categoria a quelli confederali - non ci sono dubbi: queste sono giornate che andrebbero dedicate agli affetti e alla vita personale. Una Posizione sostenuta da sempre e rinnovata da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Ulitucs anche oggi, prima delle tre giornate simbolo della battaglia per la salvaguardia del riposo nel commercio. Per il segretario generale della Fisascat Cisl Pierangelo Raineri ”è giunto il momento di approntare seriamente un percorso concertativo tra enti locali e sindacati al quale affidare la competenza sul calendario di aperture commerciali”. Il sindacalista inoltre ha posto l’accento sul ruolo della contrattazione decentrata ”per regolamentare una flessibilità contrattata e retribuita e la volontarietà della prestazione domenicale e festiva”. Anche quest’anno, da Nord a Sud, sono numerose le iniziative di mobilitazione indette unitariamente da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs.
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