Domenica 28 aprile 2024, ore 0:37

Lo scontro

Embraco conferma i licenziamenti. Calenda: gentaglia

Alla fine Embraco ha detto no. Niente cassa integrazione e niente reindustrializzazione: lo stabilimento di Riva di Chieri, pochi chilometri da Torino, verrà chiuso come da programma. E pazienza per i 500 dipendenti che ci rimetteranno il posto. Il gruppo brasiliano, che fa parte della multinazionale americana Whirlpool, aveva preso tempo facendo slittare l’incontro in programma la settimana scorsa. Oggi ha recapitato al ministero dello Sviluppo Economico una proposta, il part - time per tutti i lavoratori, che è stata respinta sia da Calenda che dai sindacati. Ora il ministro, che aveva promesso ”guerra aperta” in caso di rifiuto, pare intenzionato a passare dalle parole ai fatti. Domani vedrà a Bruxelles il commissario alla Concorrenza Margrethe Vestager cui chiederà, come del resto ha già fatto con una lettera spedita mercoledì scorso, di verificare se la politica fiscale seguita dal governo slovacco per attirare investimenti dall’estero non violi le regole comunitarie sugli aiuti di stato. Nel frattempo prova a giocare l’ultima carta, una ”controproposta sul ritiro dei licenziamenti e il passaggio alla cassa integrazione per avviare un processo di reindustrializzazione” che si dice pronto a rafforzare ”con una lettera di mio pugno per rassicurarli se hanno dubbi”. Difficile. E del resto il tono usato da Calenda in conferenza stampa non è quello di chi crede granché alla possibilità di riaprire il dialogo: ”Si conferma un atteggiamento di totale irresponsabilità dell’azienda. Le loro motivazioni dimostrano una mancanza di attenzione al valore delle persone e alla responsabilità sociale dell’impresa”, attacca per poi rincarare: “Adesso non ricevo più questa gentaglia perché onestamente ne ho avuto fin sopra i capelli di loro e dei loro consulenti del lavoro italiani che sono qua”.

Dura la presa di posizione dei sindacati: "E’ inaccettabile in un paese civile l'atteggiamento di chiusura al dialogo di Embraco. Saremo al fianco dei lavoratori contro i licenziamenti. Il Governo metta in campo ogni strumento possibile per ripristinare corrette relazioni industriali. I lavoratori meritano più rispetto dalle multinazionali”, scrive su Twitter la segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan. Intanto a Riva di Chieri prosegue la protesta dei lavoratori, che dopo aver bloccato in mattinata la statale Torino - Asti hanno esteso lo sciopero anche alle quattro ore del secondo turno.

( L’articolo integrale domani su Conquiste Tabloid )

( 19 febbraio 2018 )

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