Venerdì 26 aprile 2024, ore 2:02

Trasporto aereo 

Si decolla, via libera ad Ita da parte dell’Enac 

La nuova società aerea Ita può decollare. L'Enac (ente nazionale per l'aviazione civile), ha rilasciato alla società Italia Trasporto Aereo, il certificato di operatore aereo (Coa) e la licenza di esercizio di trasporto aereo. “Il fatto che ci sia già il certificato di operatore aereo è una buona notizia per Alitalia/Ita - commenta Salvatore Pellecchia, segretario generale Fit-Cisl -. Ci auguriamo a questo punto che gli altri passaggi, a partire da quello del logo, vadano a buon fine”. “L'augurio - ribadisce il presidente dell'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, avvocato dello Stato Pierluigi Di Palma - è che la nuova compagnia di riferimento nazionale contribuisca alla ripartenza del settore, contribuendo, in modo deciso a superare le difficoltà derivanti dalla crisi pandemica”.

Il direttore generale dell'Enac, Alessio Quaranta, fa altresì presente che “il rilascio del Coa attesta che la compagnia aerea è in possesso della capacità professionale e dell'organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l'esercizio dei propri aeromobili in condizioni di sicurezza. La licenza di operatore aereo costituisce il provvedimento finale relativo alle verifiche giuridico-amministrative ed economico-finanziarie, oltre che tecnico-operative. Con il possesso del Coa e della licenza di operatore aereo - conclude - la società può avviare la vendita di biglietti”.

Per il sindacato ora è fondamentale mettere la nuova società aerea in condizione di competere con tutti gli altri, a parità di regole. “Molti concorrenti che operano sul nostro mercato hanno nel loro Paese condizioni fiscali molto più favorevoli - afferma Pellecchia -. Non siamo contrari alla competizione, ma la partita va giocata con regole comuni”.
Un nodo da sciogliere è quello del logo: “Abbiamo sempre detto che la posizione dell’Unione europea nei confronti di Ita è stata troppo severa - tiene a sottolineare il sindacalista -. Ci sono cose del passato da scontare. È una partenza in salita. Riteniamo che date le potenziali condizioni del mercato italiano ci siano tutti i presupposti per fare della nuova Alitalia, noi preferiamo chiamarla così, un'azienda di successo. E soprattutto la cosa che ci sta a cuore è che siano salvaguardati tutti i livelli occupazionali ora esistenti in azienda”. E conclude: “Quanto alla questione dei biglietti venduti da Alitalia e il rischio che possano non essere utilizzati con il nuovo vettore Ita, riteniamo che la posizione dell'Europa svantaggi un po’ la partenza della nuova azienda. Abbiamo bisogno di dare continuità e fiducia ai passeggeri e quanto ai biglietti riteniamo possano essere garantiti dalla nuova azienda”.
Sa. Ma.

( 19 agosto 2021 )

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