Mercoledì 10 settembre 2025, ore 0:40

Strage continua 

Infortuni sul lavoro, in arrivo nuove misure 

Ancora una volta l’Italia piange vittime di incidenti sul lavoro. Quattro operai morti nell’arco di 24 ore in diverse città, da Nord a Sud: a Torino, a Riposto (nel catanese), a Monza e a Roma (per la Capitale si tratta della diciottesima vittima sul lavoro da inizio anno). Nei primi sette mesi del 2025, dati Inail, sono 607 i morti sul lavoro, con un aumento del 5,2% rispetto al 2024. ”Settori diversi, contesti diversi, ma una stessa causa: la carenza di tutele reali sulla salute e sicurezza. Alle famiglie va la nostra vicinanza, ma il cordoglio non basta”, sottolinea il segretario confederale della Cisl Pirulli, per il quale ”è urgente definire una strategia nazionale tra parti sociali, Governo e istituzioni preposte che porti scelte precise di prevenzione, con risorse certe e responsabilità chiare. Non solo controlli e repressione, ma cultura diffusa della sicurezza, formazione di lavoratori e datori di lavoro, maggiore attenzione nelle filiere e negli appalti, soprattutto da parte delle grandi imprese”. Aggiunge Pirulli: ”È importante aver introdotto strumenti come la patente a crediti, il rafforzamento dei servizi ispettivi, il potenziamento delle norme prevenzionali”. Inoltre, ”la prossima legge di bilancio può e deve individuare risorse aggiuntive per dare ulteriore impulso alla prevenzione”.
Il decreto con le nuove misure per la sicurezza sul lavoro dovrebbe arrivare entro la fine di settembre. È quanto emerso durante il confronto al ministero del Lavoro tra la ministra Calderone, i sindacati e le associazioni datoriali. Per attuare le nuove misure il Governo ha stanziato 650 milioni aggiuntivi.
Lo schema del provvedimento è quello di cui le parti avevano già discusso prima della pausa estiva e prevede una serie di azioni ad ampio raggio. Tra queste, la promozione di una rosa di interventi in settori specifici - cantieri, logistica, trasporti - con l'utilizzo di risorse Inail, un supporto alle imprese per l'adozione di sistemi di gestione della salute, l'estensione anche alle coppie conviventi non sposate delle tutele che prevedono, in caso di morte sul lavoro, una rendita per il coniuge superstite commisurata al 50% della retribuzione fino alla morte o a nuovo matrimonio, norme sulla digitalizzazione e un aggiornamento della disciplina dei ricorsi (spostando la competenza dal ministero all'Ispettorato del lavoro). Si ragiona inoltre sull'inserimento, nel testo unico, di una definizione di 'spazi confinati' (con annesse misure), ammesso che si riesca a trovare un punto di incontro sul nodo principale, ossia il ruolo del preposto. Nel corso del confronto sarebbero emerse anche delle ipotetiche aggiunte da fare allo schema di decreto, tra cui l'introduzione di nuove modalità per la valutazione dello stress sul lavoro, valevoli anche per chi opera in smart working, o la registrazione digitalizzata della formazione all'interno del fascicolo sociale e lavorativo del cittadino. L'ispettorato nazionale del lavoro sta incontrando difficoltà a coprire le posizioni messe a concorso a causa di una carenza di candidati in alcune regioni, perlopiù quelle del Nord Italia. I posti disponibili su base territoriale sono 1.000, ma le tempistiche per la correzione dei bandi non sono uguali per tutte le Regioni. Attualmente, quindi, sarebbero stati individuati 320 vincitori su circa 600 posti.
Osserva la leader della Cisl Fumarola: ”Occorre un'alleanza che tenga insieme tutti i soggetti, dal ministero alle imprese al mondo delle organizzazioni sindacali, perché noi dobbiamo poter dare strumenti ai lavoratori e alle imprese per qualificare la presenza delle imprese e del lavoro e per rendere il lavoro sempre più sicuro. C'è bisogno di strutturare delle risposte che siano importanti e realmente esigibili in questo senso”.
Giampiero Guadagni

( 9 settembre 2025 )

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