Martedì 1 luglio 2025, ore 20:40

Attualità 

Meloni: lavoro priorità del Governo 

“La crescita occupazionale, la tutela del potere d'acquisto, l'aumento degli stipendi sono priorità che questa maggioranza e questo Governo hanno ben chiare sin dal loro insediamento, priorità che consideriamo irrinunciabili, fondamentali sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista macroeconomico”. Lo ha detto la premier Meloni, nel question time in Senato. L’ultimo, il 24 gennaio 2024, si concentrò sulla vertenza Stellantis, le critiche al rinnovato Patto di stabilità e lo Stato di Palestina. Ora i quesiti si sono spostati sul lavoro, sui rapporti con l'America di d Trump, le spese per la difesa militare e le riforme costituzionali promesse. Un ”premier time” in realtà previsto per il 23 aprile e rinviato per la morte di Papa Francesco; e ieri anticipato di alcune ore per non svrapporsi alla diretta tv per l’avvio del Conclave,
Il lavoro dunque. Dice Meloni: ”Come mostrano i dati 2024 la ripresa del potere d'acquisto e dei consumi delle famiglie che hanno beneficiato dell'aumento da una parte dell'occupazione e dall'altra dei salari reali è stata fondamentale per sostenere la domanda interna e la crescita del pil nazionale in un periodo che era di rallentamento per l'economia mondiale. Da quando siamo al Governo sono aumentati di oltre un milione gli italiani che lavorano. Di questi la metà sono donne, abbiamo raggiunto il livello massimo di occupati di sempre, si tratta di lavoro stabile, aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuiscono i lavoratori precari, da ottobre 2023 i salari dopo tre anni hanno ripreso a crescere più dell'inflazione consentendo una timida ripresa del potere d'acquisto. A questo va aggiunto l'impatto positivo di alcune misure che abbiamo introdotto: l’Istat calcola che la riforma dell'Irpef insieme alle decontribuzioni previste nel 2024 ha comportato un miglioramento del reddito disponibile per circa 11,8 milioni di famiglie per un ammontare medio anno di 586 euro”.
Centrale il tema della sicurezza: ”Dobbiamo fare tutto quanto è in nostro potere per contrastare questa piaga. Il Governo ha reperito altri 650 milioni di euro. Giovedì mattina ci confronteremo con i sindacati su come utilizzare al meglio queste risorse, porteremo le nostre proposte e ascolteremo le loro, perché questa è una materia che coinvolge tutti e dobbiamo lavorare nel merito senza pregiudizi”.
Tanti altri i temi affrontati dalle domande dei senatori e dalla risposte. Sulle liste d'attesa in sanità ”devo fare io un appello alle regioni. Noi stanziamo delle risorse che non gestiamo, le gestiscono le regioni. Il Governo ha fatto un decreto sulle liste d'attesa con cui può eventualmente intervenire con dei poteri sostitutivi quando non si riesce”.
Capitolo Pnrr: ”Su Transizione 5.0 non abbiamo alcun problema a valutare nelle prossime settimane la curva reale di crescita e eventualmente a ridisegnarne l'impiego in armonia con la natura delle risorse. È un'opzione che il Governo ha già avanzato al tavolo con le categorie produttive nell'ambito di quel lavoro di revisione del Pnrr che intendiamo avviare con la Commissione europea”.
Quanto alle riforme, ”il premierato sta andando avanti, continuo a considerarla la madre di tutte le riforme e, non dipende da me, ma dal Parlamento, ma la maggioranza è intenzionata a procedere spedita su questa riforma esattamente come è intenzionata a procedere spedita sulla riforma della giustizia. Confermo di essere favorevole all'introduzione delle preferenze nella legge elettorale”.
C’è poi il delicato dossier della difesa. ”Il nostro Paese finalmente raggiungerà il target delle spese militari al 2% del Pil nel 2025. L’Italia e l'Europa devono rafforzare le proprie capacità difensive per rispondere alle responsabilità cui sono chiamate anche in ambito Nato, la libertà ha un prezzo”. In Medio Oriente ”continuiamo a lavorare per la fine permanente delle ostilità e appoggiamo il lavoro che i Paesi arabi, chiave di volta nella soluzione del conflitto, stanno portando avanti. C'è un piano di ricostruzione a Gaza credibile: E anche per tracciare un quadro generale di pace e sicurezza, che deve includere anche la prospettiva dei due Stati”.
Sui migranti, Meloni definisce ”un’ottima notizia” la proposta di lista europea dei Paesi sicuri che è stata formulata dalla Commissione che annovera i Paesi di provenienza di quei migranti i cui trattenimenti non erano stati convalidati dai giudici italiani.
Giampiero Guadagni

( 7 maggio 2025 )

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