Dalla sanità all'università cresce il pressing sul Ministero dell'Economia, in Parlamento la maggioranza presenta un solo emendamento (di FI) al ddl rottamazione della Lega, facendo presumere che il nodo delle cartelle verrà sciolto direttamente in legge di bilancio, quando il quadro economico delle risorse sarà messo in fila con quello dei desiderata politici. Ma arrivano anche altre ruchieste."È tutto da verificare. Non abbiamo ancora gli elementi. Ci sono tantissime proposte, tra cui quella sul ceto medio che è una priorità, la proposta dell'Ires premiale per quanto riguarda le imprese, la proposta della rottamazione, quella della casa. Dobbiamo selezionarle, vedere quali sono le risorse su cui possiamo fare affidamento".
È stata questa la risposta del viceministro dell'Economia Maurizio Leo a proposito della conferma della detazione al 50% per la ristrutturazione edilizia della prima casa. "Abbiamo avuto dei riscontri positivi da parte dell'Istat - ha spiegato Leo a margine di un incontro all'Unione industriali di Torino - perché è stato confermato che il Pil del 2023 si è incrementato, abbiamo mantenuto gli stessi parametri per quanto riguarda il 2024. Sono tutti dati e segnali importanti. Le entrate stanno andando bene e quindi ora, alla luce di questo, sentiremo le proposte che vengono dalle varie aree della maggioranza e poi si prenderanno le decisioni. Ora dobbiamo innanzitutto vedere le risorse che di cui disponiamo e alla luce di quello fare le scelte". In effetti, quella della detrazione per i figli è una priorità per il Governo Meloni. Nè è convinto anche Maurizio Leo sull'ipotesi di legare le detrazioni fiscali al numero dei figli, sempre a mergine di un incontro all'Unione Industriali di Torino.
"Già l'anno scorso abbiamo avviato un percorso che modulava le detrazioni in relazione alla composizione del nucleo familiare - ha spiegato Leo - e a questo ora vogliamo aggiungerci, come ha già detto il presidente del Consiglio, delle agevolazioni per l'acquisto o la locazione degli immobili per le giovani coppie. Un tema centrale è il problema demografico, è sotto gli occhi di tutti, quindi è un segmento su cui dobbiamo prestare attenzione e sicuramente bisognerà trovare delle risorse". ll Ministero dell'economia, che nel Dpfp potrebbe portare il deficit sotto il 3% già quest'anno, ha ricevuto intanto dall'Ufficio parlamentare di bilancio i rilievi al quadro macroeconomico tendenziale provvisorio inviato lo scorso 16 settembre.
La prossima settimana l'Upb deciderà se validare o meno il quadro tendenziale e successivamente quello programmatico. Intanto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti si prepara ad intervenire in Parlamento: oggi sarà in Aula al Senato, dove le opposizioni avevano sollecitato la sua presenza per riferire sullo stato dell'economia prima della pubblicazione del Dpfp. Dal documento che sostituirà la vecchia Nadef arriverà anche una prima indicazione delle misure della manovra. Nell'attesa c'è chi gioca d'anticipo. Il titolare della Salute Orazio Schillaci rivendica l'impegno a garantire "più risorse sulla sanità, oltre ai 4 miliardi già previsti - per incentivare le assunzioni e migliorare le buste paga". La ministra dell'Università Anna Maria Bernini promette "una programmazione triennale che darà ordine, stabilità e certezza ai fondi" per università, ricerca e alta formazione artistica.
Rodolfo Ricci